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GP Canada 2025: Analisi pre-weekend cosa aspettarci dai top team

La F1 torna a Montréal per il GP del Canada. Questa l'analisi delle sfide tecniche che dovranno affrontare i team nel corso del weekend

Il Circus della Formula 1 torna in pista questo weekend, e lo fa a Montréal in occasione del GP Canada 2025. L’evento, uno dei più caratteristici del campionato, rappresenterà una sfida peculiare per tutti i team. Il tracciato del Québec, semi-permanente e ricco di insidie, imporrà infatti soluzioni di setup estreme. L’obiettivo sarà quello di trovare il giusto equilibrio tra carico aerodinamico, trazione e stabilità in frenata.

GP Canada: le caratteristiche del Circuito di Montréal

Il Circuito Gilles Villeneuve è famoso per la sua natura “stop-and-go”, con lunghi rettilinei interrotti da chicane e curve lente. Qui l’efficienza aerodinamica è fondamentale per la velocità di punta. Tuttavia, è altrettanto cruciale avere un buon grip meccanico in uscita dalle curve lente, come la curva 2 (Virage Senna) e la curva 10 (L’Epingle).

Le violente staccate e i rapidi cambi di direzione richiedono alle vetture stabilità e agilità allo stesso tempo. Per questo motivo, la trazione in uscita di curva e la gestione dei cordoli sono parametri chiave di cui tenere conto nella scelta del setup.

Una delle sfide principali del tracciato di Montréal sono senza dubbio i cordoli. Le squadre dovranno trovare un assetto che consenta ai piloti di attaccarli senza compromettere la stabilità della vettura. Il compromesso tra la rigidità per il bilanciamento aerodinamico e la morbidezza per assorbire sconnessioni e cordoli sarà determinante.

Le altezze da terra saranno aumentate leggermente rispetto ad altri circuiti, penalizzando così il downforce generato dal fondo. Chi riuscirà a far lavorare il fondo vettura in un range più ampio avrà un chiaro vantaggio competitivo.

Ferrari: Montreal come banco di prova meccanico

Ferrari arriva al GP del Canada con la consapevolezza che forse non vivrà il miglior weekend della stagione. La SF-25 si esalta sui tracciati che non richiedono troppi compromessi, come ben si è visto a Monaco. Quella di Montréal è però una pista, come detto, che richiede un buon adattamento in diversi tipi di situazioni.

La SF-25 gestisce bene il grip meccanico, ma il vero nodo sarà la gestione dei cordoli e il bilanciamento tra il veloce e il lento. Serve una macchina che sappia assorbire gli urti senza scomporsi, mantenendo precisione in ingresso curva.

Inoltre, il team dovrà limitare il bottoming emerso al Montmelò, che potrebbe compromettere la stabilità sul lungo rettilineo del terzo settore. Un buon compromesso tra rigidità e flessibilità sarà fondamentale per dare a Leclerc e Hamilton una vettura competitiva.

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Canada 2024 - Scuderia Ferrari Gallery
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Canada 2024 – Scuderia Ferrari Gallery

McLaren: L’efficienza al servizio della prestazione

McLaren arriva in Canada da dominatrice indiscussa del mondiale. La MCL39 ha già dimostrato solidità e competitività su tutti i tipi di pista, e anche sul banco di prova canadese parte con gli ampi favori del pronostico.

La vettura di Woking eccelle in efficienza aerodinamica, mantenendo stabilità e grip anche con ali scariche. In aggiunta, la sua finestra di utilizzo è ampia. La MCL39 è prevedibile, ben bilanciata e consente ai piloti di spingere sui cordoli con fiducia.

A Montréal, Norris e Piastri potranno contare su un pacchetto completo. Se la gestione delle gomme sarà efficiente – e fatichiamo a credere che non lo sarà -, McLaren non dovrebbe avere problemi a stare davanti alla concorrenza.

Red Bull: Tra fondo e cordoli, serve un compromesso nuovo

Red Bull arriva al GP Canada con tanti interrogativi. Sebbene storicamente forte su piste scorrevoli, la RB21 ha mostrato qualche lacuna quando il fondo non lavora nel suo range ottimale. Montréal, con i suoi cordoli aggressivi, rischia di far emergere questi limiti.

Il punto critico sarà la gestione meccanica. La Red Bull, infatti, predilige un assetto rigido e basso per massimizzare l’effetto suolo, ma ciò potrebbe essere controproducente qui. Se il team troverà una configurazione per ammorbidire le sospensioni senza destabilizzare l’intero pacchetto, allora Verstappen potrà competere con la McLaren. Altrimenti, sarà una gara da giocare sulla difensiva.

Mercedes: L’occasione per tornare tra i primi

Dopo un weekend a Barcellona senza grandi miglioramenti, il Canada potrebbe risultare una pista più favorevole per Mercedes. Il tracciato potrebbe premiare la W16, se questa dovesse riuscire a mostrare la stabilità in frenata e la buona trazione già viste in Bahrain.

L’area sui cui Mercedes deve ancora lavorare è l’agilità nei cambi di direzione, un fattore chiave nelle chicane canadesi. Dovessero Russell e Antonelli disporre di una vettura reattiva a sufficienza, potrebbero tornare ad inserirsi nella lotta al podio.