È stato un weekend da dimenticare quello del GP di Spagna per la RedBull, con Yuki Tsunoda praticamente sempre relegato alle retrovie e Max Verstappen che ha portato a casa solo un punto, dopo la penalità subita a fine gara. Il giapponese in particolare ha vissuto uno dei peggiori fine settimana da quando è arrivato nel team di Milton Keynes.
L’ex Racing Bulls ha chiuso le qualifiche addirittura ultimo, partendo poi dalla pit lane in gara per avere la possibilità di modificare il setup della propria vettura. Il #22 ha chiuso comunque tredicesimo, lontano da un piazzamento a punti.
Intervistato dall’emittente austriaca Servus TV, Helmut Marko ha parlato della questione, dando – in modo forse inaspettato – una buona iniezione di fiducia al proprio pilota.
“In realtà la situazione di Yuki, per certi versi, è migliore di quella vissuta da Lawson”, ha detto il consulente Red Bull. “Durante le prove libere, a volte è staccato di appena un decimo da Max. Ma quando si entra in qualifica, dove Verstappen dà il massimo, Yuki non riesce a seguirlo. E nel tentativo di compensare le differenze, commette errori”, le sue parole tradotte e riportate da Motorsport.com.
“Un altro aspetto da non trascurare è che le nostre macchine spesso sono un disastro al venerdì, e poi riusciamo a sistemarle prima delle qualifiche. Si rendono necessarie modifiche di setup piuttosto importanti: Max si adatta immediatamente, mentre Yuki, avrebbe bisogno di qualche giro per prendere confidenza, ma se si è già in qualifica non c’è il tempo per adattarsi”.
Red Bull, Yuki ha corso con specifiche vecchie in Spagna
Marko ha poi sottolineato come nel corso del weekend di Barcellona, Tsunoda si sia trovato a correre con una specifica di macchina non aggiornata quanto quella del compagno di squadra: “Noi speriamo che possa migliorare. Va detto che a Barcellona non aveva le stesse specifiche tecniche sulla sua RB21, a causa del suo brutto incidente a Imola”.
“Ci vogliono circa tre settimane per produrre un nuovo fondo per cui ha corso con soluzioni meno aggiornate, visto che semplicemente non c’era abbastanza tempo per avere i ricambi necessari. Solo di macchina, Yuki era penalizzato di due o tre decimi”.
“Quando avevamo ingaggiato Pérez, era in discussione anche Hülkenberg. Ma poi Pérez aveva vinto in Bahrain e ci aveva convinto. All’inizio, Checo era bravo: ha persino vinto dei Gran Premi con noi. Ma col tempo, le cose sono andate a rotoli. Abbiamo bisogno di qualcuno che sia mentalmente stabile. Ci vuole un pilota che faccia la sua strada e non cerchi di battere Max.
“È lì che falliscono tutti: quando cercano di stargli attaccati. Yuki Tsunoda, almeno per ora, incassa ancora un credito di fiducia, ma non deve sprecarlo”, ha concluso Marko.

Le parole di Horner su Tsunoda
Anche il team principal Red Bull Christian Horner si è espresso sulla questione Yuki Tsunoda. Anche l’inglese ha rinnovato la fiducia nel proprio pilota, riconoscendogli alcuni sporadici sprazzi di performance: “È ancora presto per Yuki. Si sta ambientando. È entrato in Q3, ha fatto punti, li ha fatti anche partendo dalla pit lane”, ha detto.
“Ha avuto anche qualche incidente, quindi il percorso è ancora lungo. Decideremo. Abbiamo molto tempo dalla nostra parte. Penso che l’unica cosa che possiamo fare sia dargli tempo e supporto, e cercare di trovare un assetto che gli dia fiducia”.
“Guidare queste macchine è tutto una questione di fiducia, ed è proprio quello che lui deve ritrovare. Penso che ci riuscirà. È veloce. Deve solo mettere insieme tutti i pezzi. Continuiamo a vedere sprazzi di performance. Ora dobbiamo solo vederlo completare il quadro. Io credo che ne sia capace”.