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FP2 Imola, il confronto telemetrico tra Piastri e Leclerc

L'analisi telemetrica dei migliori giri di Oscar Piastri e Charles Leclerc nel corso delle FP2 del GP di Imola

Nella giornata di ieri è stata la McLaren a farla da padrona del corso delle sessioni di FP1 ed FP2 ad Imola. Il primo degli inseguitori è stato Pierre Gasly, seguito da Russell, Verstappen e Leclerc a circa mezzo secondo dalla testa.

Nel confronto delle telemetrie tra i migliori giri di Charles Leclerc ed Oscar Piastri nelle FP2 del GP di Imola, emerge qualche spunto interessante, specialmente nei tratti più guidati del circuito. McLaren risulta ben messa e più veloce quasi ovunque, e forse anche in possesso di un po’ di margine in termini di mappa motore.

Telemetria Piastri VS Leclerc – FP2 Imola

Telemetria Piastri VS Leclerc – FP2 Imola

Alla Variante Villeneuve, la SF-25 evidenzia un chiaro sovrasterzo in uscita, causato dal maggiore angolo di sterzo usato da Leclerc per far ruotare la vettura. Questo comportamento provoca una leggera perdita del posteriore, rendendo la macchina meno stabile. La causa è forse una temperatura ancora troppo bassa del bulk anteriore.

Il bulk è la parte interna della gomma, il cuore della mescola. È diverso dalla superficie esterna e si scalda più lentamente. Quando il bulk è troppo freddo, la gomma non lavora al meglio, e questo può causare mancanza di grip e quindi problemi come il sovrasterzo o il sottosterzo

Dove però la Ferrari fa la differenza è in uscita di curva, soprattutto alla Tosa: in trazione la SF25 è molto efficace, e Leclerc riesce a scaricare potenza a terra come Piastri. Questo si nota anche in altre curve lente, ed è un chiaro segno che la SF25 questo weekend punta più sull’estrarre prestazione in trazione, che in percorrenza di curva.

Alla Rivazza, invece, la Ferrari soffre di sottosterzo in ingresso curva, con Leclerc che è costretto ad aiutarsi col freno per far girare la macchina, un trucco da pilota esperto per compensare il carico aerodinamico non perfettamente bilanciato. Questo sottosterzo è probabilmente legato alle altezze da terra con cui Ferrari sta girando: più alte, penalizzanti nella rotazione nel lento.

Oscar Piastri, McLaren, Imola 2025 – Credits: Pirelli media

Ed è proprio qui che entra in gioco il tema chiave di questa SF-25: il compromesso tra veloce e lento è delicatissimo, perché lavorando con margini così ristretti basta un piccolo squilibrio per perdere tempo in un punto o nell’altro del giro.


Infine, va sottolineato come la McLaren sembri più “piantata” nei tratti veloci, a indicare un carico aerodinamico più efficiente. La Ferrari, invece, paga ancora qualcosa da questo punto di vista, anche a causa delle altezze da terra più conservative, segno che si sta ancora lavorando per trovare la quadra ideale tra stabilità e performance.