Dal 2009, ai team di Formula 1 non è più concesso svolgere test privati. Prima del divieto erano usati spesso: servivano per conoscere meglio la vettura, trovare il giusto bilanciamento e provare gli aggiornamenti. La FIA ha introdotto questa regola per ridurre i costi e aumentare l’incertezza in campionato. Da allora ci sono i “filming day”: due all’anno per squadra, con la macchina dell’attuale stagione. Ogni sessione è limitata a 200 km e il 14 luglio, la Racing Bulls sfrutterà la sua seconda occasione disponibile.
Dopo il filming day di gennaio infatti, il team di Faenza tornerà in pista lunedì 14 luglio a Imola. Potrà dividere i 200 km previsti dalla FIA tra i piloti titolari, Isack Hadjar e Liam Lawson, al volante della VCARB 02. La sessione all’autodromo Enzo e Dino Ferrari sarà utile per raccogliere dati sulla monoposto, ma anche per Lawson. Ricordiamo che il neozelandese ha iniziato la stagione in Red Bull, nel sedile ora occupato da Yuki Tsunoda.
Dopo la sessione a gennaio, la Racing Bulls userà a luglio il secondo filming day disponibile
In quell’occasione, Tsunoda completò 18 giri occupandosi principalmente delle riprese commerciali. Hadjar, nonostante l’inesperienza, fece una sessione da 11 giri dopo le riprese. La Racing Bulls tornerà sul circuito del Santerno affiancando alla monoposto attuale anche una AT04. Questo servirà per un TPC (testing previous cars), probabilmente con i due rookie: Arvid Lindblad e Ayumu Iwasa.
Lindblad è un volto nuovo nel paddock di F1. Ha debuttato nel GP di Silverstone, partecipando alle FP1 sulla Red Bull di Yuki Tsunoda. È diventato il secondo minorenne della storia a prendere parte a una sessione ufficiale, dopo Max Verstappen. Promessa del vivaio Red Bull, con il supporto di Helmut Marko che ha richiesto una deroga alla FIA per far già correre Arvid in F1, svolgerà due FP1 con la Racing Bulls ne corso della stagione in corso. Lo stesso farà Iwasa, collaudatore della squadra da due anni. Entrambi hanno comunque già avuto modo di girare a Imola il 23 giugno scorso.
