Mentre il calendario del Mondiale Rally si appresta ad entrare nel vivo della stagione, è già tempo di guardare al futuro. I nuovi regolamenti WRC 2027 stano portando una ventata di novità rivoluzionarie nel mondo del rally, segnando una svolta verso costi contenuti, maggiore sicurezza e accessibilità più ampia per team e nuovi costruttori.
Una nuova base: telaio, sicurezza e costi sotto controllo
Il nuovo WRC27 si fonda su uno space frame disegnato dalla FIA, che, pur richiamando l’impianto del Rally1, si distingue per maggiore rigidità e protezione.
Xavier Mestelan Pinon, direttore tecnico e della sicurezza FIA, conferma: “il nuovo telaio rispetterà i più alti standard di sicurezza, mantenendo il rispetto del tetto di costo”.
Il prezzo target è di 345.000 € per la versione da tarmac, una soglia pensata per consentire l’impiego anche nei campionati regionali.
Rispetto al Rally2, la nuova configurazione migliora significativamente la protezione, pur restando economica e fruibile anche per team più piccoli. Le dimensioni restano simili a quelle attuali della Rally1, salvo un aumento di 20 mm in altezza e un peso minimo di 1.230 kg. L’aerodinamica sarà ridotta per rendere le vetture più adatte anche ai piloti più giovani.
Per contenere i costi, i regolamenti limiteranno l’utilizzo di materiali costosi come la fibra di carbonio. Inoltre, sarà possibile adottare carrozzerie di vario tipo, una scelta che promette di offrire varietà visiva e maggiore appeal commerciale per i vari marchi.

Nel WRC entrano in scena i tuners
Una delle novità più interessanti è l’introduzione dei “tuners”: team indipendenti autorizzati a montare un proprio corpo vettura su un telaio FIA, utilizzando componentistica di un solo produttore, obbligatoriamente omologato, e non miscelando parti multiple di diverse case costruttrici.
Per entrare nel campionato WRC, però, questi tuners dovranno realizzare almeno 10 vetture e essere pronti a venderne alcune per ottenere il diritto di competere.
Questa mossa punta ad aprire le porte del WRC a realtà più piccole, ampliare la competitività e stimolare la diversità tecnologica e stilistica sul campo.
Motorizzazione: Rally2 + possibilità alternative
Il cuore propulsivo del WRC27 sarà un motore Rally2, con potenza attorno ai 300cv, inserito nel tetto complessivo di costo.
La FIA, però, non esclude l’adozione in futuro di motori derivati da vetture di serie, qualora i costruttori siano interessati.