Al termine del WRC Rally del Giappone, come un fulmine a ciel sereno, arriva l’annuncio che non ti aspetti e che ha sconvolto tutti, Hyundai compresa. Ott Tänak ha ufficializzato la sua intenzione di prendersi una pausa dai rally a tempo pieno.
La notizia, arrivata tramite un comunicato ufficiale, chiude un capitolo della sua incredibile carriera nel WRC, anche se l’estone lascia aperta la porta per un futuro ritorno nella categoria regina dei rally.
“Dopo un incredibile viaggio nel World Rally Championship e molte indimenticabili stagioni gareggiando ai massimi livelli, ho deciso di prendermi una pausa,” ha dichiarato Tänak sulle sue pagine social.
“Questa scelta non è stata facile, ma sento che è il momento giusto per fermarsi, riflettere e dedicare più tempo alla mia famiglia e alla vita di casa in Estonia”.
La decisione di Tänak è profondamente personale. Il pilota estone, noto per la sua velocità e determinazione, ha messo in chiaro che le priorità della sua vita stanno cambiando.
“È arrivato un momento nella mia carriera in cui l’equilibrio tra competizione e vita personale deve essere riconsiderato,” ha spiegato. “I miei figli stanno crescendo, la vita si muove velocemente e voglio essere presente per i momenti che contano di più”.

Questo è quello che ci ha voluto far credere nel suo comunicato, ma ci potrebbero essere ben altre ragioni dietro la scelta dell’estone.
Con una Hyundai così sotto alle aspettative e il caos interno della sezione WRC del team coreano che punta ormai forte sul WEC con la propria Genesis GMR-001, Tänak non ha mai preso veramente in considerazione la clausola presente nel suo attuale contratto – quella di prolungarlo un altro anno a sua scelta – e ha deciso così di fare questa scelta molto coraggiosa.
Una scelta che testimonia il momento di buio a cui va incontro il WRC, anche dopo l’uscita di scena dal mondiale di un talento puro e cristallino come Kalle Rovanperä.
Tänak aveva altre due possibilità: tornare in M-Sport o con Toyota. Se per la prima vorrebbe dire andare in una situazione di complesso vettura-squadra ben peggiore di come sta messa Hyundai al momento, l’estone ha cercato Toyota e ha sperato in una chiamata da parte di Jari-Matti Latvala, chiamata che non è arrivata visto il gran parco piloti di cui al momento il team giapponese dispone.
Toyota rappresenta l’unica certezza al momento per chiunque gareggi e vorrà gareggiare nel WRC, visto che è l’unico costruttore iscritto al regolamento del WRC2027, oltre che avere una macchina nettamente più performante del resto della concorrenza.
Nel suo messaggio, Tänak ha ripercorso la sua carriera, definendola un “folle rollercoaster” pieno di “alti mozzafiato e bassi umilianti”. Ha sottolineato come la vittoria del campionato nel 2019 sia stata un sogno diventato realtà, ma ha dato uguale peso alle “lezioni apprese nelle stagioni difficili”.
Ricordiamo che Ott Tänak è stato l’unico con quel titolo piloti nel 2019 con Toyota a porre fine al dominio dei due Sebastiani – Loeb e Ogier – nella classe regina del mondo dei rally.

Tänak: Che questo non sia uno sguardo ai nuovi regolamenti futuri?
Tänak non sta appendendo il casco al chiodo per sempre, e a differenza di Rovanperä, non sta chiudendo le porte di questo sport.
“Questo non è un addio definitivo ai rally. È semplicemente un’opportunità per resettare, ricaricarsi e rifocalizzarsi. Amo ancora profondamente questo sport e sono sicuro che continuerò a essere presente in un modo o nell’altro”.
Con la sua consueta umiltà, il pilota estone ha dedicato gran parte del suo annuncio ai ringraziamenti: dagli sponsor che hanno creduto in lui fin dall’inizio, ai team con cui ha lavorato (M-Sport, Toyota e Hyundai), fino ai meccanici, agli ingegneri e ai navigatori. Un pensiero speciale è andato ai fan e alla “marea” di bandiere estoni che lo hanno seguito in ogni angolo del mondo.

Il WRC perde così, almeno per il breve periodo, uno dei suoi protagonisti assoluti, l’unico pilota capace di spezzare l’egemonia francese e di infiammare le prove speciali con il suo stile di guida unico.
Per fare un paragone con la F1 potremmo paragonarlo all’iceman per eccellenza Kimi Räikkönen. D’altronde, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, Tänak nella maggior parte delle situazioni è molto simile alla figura di iceman.









