Al termine del WRC Rally del Giappone, a spuntarla sulle piccole ma veloci strade del Giappone è Seb Ogier con un vantaggio di 11,6 secondi su Elfyn Evans, che non ha mollato un istante il francese durante tutto il rally.

Sul gradino più basso del podio di giornata c’è Sami Pajari con un ritardo ben ampio dal leader di 2 minuti e 16 secondi e con un vantaggio di poco più di 1 minuto su Ott Tänak.

Ogier, leader incontrastrato del weekend sin dalle prime battute di questo rally, ha amministrato il vantaggio con precisione e costanza e, mentre gli altri – Rovanperä e Katsuta – sbagliavano, lui è sempre stato perfetto, non sbavando neanche di una virgola e tenendo il suo rivale principale per il titolo, Evans, a debita distanza.

Primo podio in carriera per Sami Pajari, che nonostante un ritmo inferiore ai piloti di testa, è stato attento a non prendersi rischi, evitando problemi per finire l’evento. Una costanza che ha pagato, visto che è arrivato il suo primo podio nel WRC a bordo di una Rally1.

Un podio che ha ancora più valore perché nella giornata di ieri Pajari non era al 100% della condizione fisica e il suo unico obiettivo era arrivare al traguardo senza perdere troppo terreno dai suoi rivali.

La giornata di oggi è stata soltanto un proseguimento delle prime giornate di gara: Ogier vince e convince, tenendo dietro in classifica generale tutti i suoi avversari. Ma nella prima prova di giornata, la PS15, Adrien Fourmaux, tradito dalla nebbia nipponica, ne combina una molto grave.

Adrien Fourmaux è uscito di strada mentre era in posizione da podio in circostanze bizzarre, strappando la portiera del lato passeggero della sua Hyundai e venendo costretto al ritiro nonostante avesse terminato la prima prova speciale della domenica del Rally del Giappone.

La pioggia ha iniziato a cadere intensamente durante il primo passaggio della prova di Nukuta (PS15), ciò ha causato l’appannamento del parabrezza di Fourmaux, compromettendo la visibilità, portandolo ad andare dritto a una curva a sinistra e finendo in un fosso alberato.

La caduta nel fosso ha allentato la portiera accanto al suo navigatore Alex Coria, che è stata poi strappata via completamente da un secondo impatto con un albero. Il distacco della portiera ha poi danneggiato gran parte della carrozzeria sul lato posteriore del passeggero.

Nonostante Fourmaux e Coria abbiano terminato la prova e l’auto fosse ancora funzionante, si sono ritirati per precauzione. Non avrebbero potuto continuare comunque, dato che la loro tabella di marcia – e il telefono di Coria – erano nella portiera che si è staccata ed è rimasta in prova speciale.

“Dopo un rettilineo ho visto la staccata, ho frenato e poi non ho visto molto bene l’ingresso della curva”, ha detto Fourmaux ai colleghi di DirtFish. “Poi, a metà curva, era pieno di fango, quindi sono andato un po’ largo, siamo finiti un po’ nel fosso, abbiamo colpito l’albero e abbiamo danneggiato la portiera. Ma la cosa strana è che la ruota sinistra è danneggiata, anche se abbiamo colpito sul lato destro”.

Il lato dell’auto di Coria ha subito il grosso dell’impatto ma, tale era il suo livello di concentrazione, era più preoccupato di mantenere asciutte le sue note all’indomani dell’incidente.

Nonostante la portiera mancante, Coria ha indicato che per lui sarebbe andato bene continuare, se Fourmaux avesse deciso di farlo e se la tabella di marcia non fosse andata persa.

L’incidente di Fourmaux ha avuto implicazioni per la battaglia per la testa del rally. Elfyn Evans era in vantaggio di 7,5 secondi su Sébastien Ogier all’intertempo dei 16,26 chilometri, abbastanza per prendere il comando del rally, ma ha perso 6,7 secondi nella sezione finale della prova dove Fourmaux era uscito.

“Sono stato un po’ distratto dal caos lasciato sulla strada”, ha detto Evans al traguardo.

Il vantaggio di Ogier è stato ridotto a 5,7 secondi quando mancavano cinque prove alla fine del Rally del Giappone. Sami Pajari è stato promosso alla posizione finale del podio e ha 1 minuto 29,8 secondi di vantaggio su Ott Tänak.

Weekend amaro per i due amici e compagni di squadra Kalle Rovanperä e Takamoto Katsuta. Il finlandese era uscito di strada nelle prime prove speciali dell’evento, mentre Katsuta nel sabato pomeriggio.

“Purtroppo il giro pomeridiano non è andato bene. Ci ho provato, ma non sono contento. Mi dispiace per i miei tifosi e per il team. Io sono deluso, ma loro lo sono ancora di più”, ha dichiarato Katsuta al termine dell’evento. Parole, queste del giapponese, che fanno pensare che lui sia sempre piu’ in bilico e possa perdere il posto in squadra il prossimo anno.

“Davvero molto insidioso e in alcuni punti pericoloso. Non è il weekend che volevamo, ma a volte va così”, ha dichiarato Kalle Rovanperä al suo penultimo rally della carriera nel WRC, visto il passaggio in Super Formula – proprio qui in Giappone – nel 2026, e il passaggio in F2 nel 2027.

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