Dopo un 2025 fermo nel 2026 si torna a sviluppare
Abbiamo assistito ad una stagione nella quale gli aggiornamenti sono stati limitatissimi con alcune squadre a fermare i programmi di sviluppo già in primavera, come raccontato da Fred Vasseur, per concentrare energie e budget sullo sviluppo della nuova auto visto il complesso cambio regolamentare.
A partire dal 2026 gli sviluppi delle monoposto torneranno a far parlare di sé visto il cambiamento drastico a cui si va incontro e le incertezze dietro alla macchina che scenderà in pista.
Un cambio di gerarchie
Frederic Vasseur nel corso del tradizionale pranzo natalizio tenutosi a Maranello ci ha tenuto a ribadire il ruolo fondamentale che svolgerà il programma di sviluppo 2026 affermando di essere convinto che le gerarchie delle prime gare non saranno le stesse con cui ci siamo lasciati ad Abu Dhabi.
I fattori determinanti
Sicuramente a dettare le tempistiche degli aggiornamenti oltre naturalmente alla ricerca della performance sarà la gestione del budget come confermato da Vasseur.
Il francese ha infatti sostenuto che il fattore determinante sarà proprio il budget cap, ancor più della capacità di sviluppo. Secondo il team principal non sarà necessariamente l’essere frenetici nel portare aggiornamenti la strategia vincente.
Il ruolo che avrà il budget cap e le tempistiche degli aggiornamenti
Vasseur ha poi spiegato che la scelta di introdurre nuovi aggiornamenti dipende dall’equilibrio tra costi, logistica e benefici tecnici, valutando se sia più conveniente continuare lo sviluppo in galleria del vento o portare subito le novità in pista. Facendo inoltre notare, come il peso economico vari in base al tipo di componente da spedire.
Un altro fattore chiave sarà il timing degli aggiornamenti: a fronte di guadagni progressivi di prestazione, le squadre dovranno decidere quando deliberare e produrre i pacchetti. Il budget cap rappresenterà il principale limite, riducendo il numero di sviluppi introducibili nel corso della stagione.
