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Sainz sulla scelta Williams: “Non posso andare in un top team, quindi ne creerò uno”

In una recente intervista concessa a Motorsport.com, Sainz ha spiegato le motivazioni del proprio passaggio in Williams

Dopo l’annuncio dell’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari, Carlos Sainz ha trascorso l’intera stagione 2024 alla ricerca di una nuova sistemazione in un top team. Sia Mercedes che Red Bull hanno però preferito puntare su profili più giovani, quali Kimi Antonelli e Liam Lawson.

Alla fine del campionato, la scelta dello spagnolo è ricaduta su Williams. La squadra britannica, in fase di ricostruzione, ha deciso di investire sull’esperienza del madrileno, lasciando da parte l’opzione interna costituita da Franco Colapinto.

In un’intervista concessa a Motorsport.com, Sainz ha spiegato la genesi della sua decisione e i motivi che l’hanno spinto ad accettare la sfida con la squadra di Grove:
“Mi sono preso del tempo fino all’estate per verificare se ci fosse un’opportunità in un top team e per valutare quale sarebbe stata la miglior alternativa”, ha dichiarato. “Non volevo fare la scelta sbagliata – ho valutato tutto con molta attenzione.”

Il pilota classe 1994 ha anche commentato la mancata chiamata da parte delle scuderie di vertice:
“Sono arrivato alle mie conclusioni. Ma le tengo per me”, ha detto. “Credo che le persone in F1 sappiano perfettamente perché vengono prese certe decisioni – non ho bisogno di spiegarlo davanti a un microfono. Così mi sono detto: se non posso andare in un top team, allora aiuterò a costruirne uno.”

“Alla Williams ho visto il potenziale per iniziare una grande storia. Ho parlato a lungo con James [Vowles] del progetto che aveva in mente, e ho deciso di scommettere su Williams perché mi è sembrata la miglior opportunità per costruire un team di vertice.”

Carlos Sainz Jr, Williams Racing, Spagna 2025 – Pirelli Media

Sainz e il benessere ritrovato in Williams

“Sei mesi dopo l’inizio di questo percorso, posso dire di essere ancora più convinto rispetto a quando ho firmato. Stiamo lavorando tutti al 100% per raggiungere questo obiettivo.”

“Ora sono in un team con un progetto a lungo termine che mi motiva davvero. Mi sento parte di una famiglia – e questo non significa che non mi trovassi bene in Ferrari, ci tengo a chiarirlo – ma l’anno scorso si è creata una situazione diversa, perché ho corso l’intera stagione sapendo che me ne sarei andato”, ha spiegato.