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Quanto costa arrivare in F1? Ecco le spese (esorbitanti) da sostenere per arrivare in Formula 1

La Formula 1 è il sogno di qualunque appassionato di motorsport, ma è anche un'impresa ardua, economicamente parlando. Ecco quanto costa arrivare in F1
Quanto costa arrivare in F1

“Quanto costa arrivare in F1?” è la domanda che ogni singolo appassionato di motorsport deve essersi posto almeno una volta nella vita, per definirsi tale.

La Formula 1 è senza alcun dubbio la categoria più prestigiosa, competitiva e famosa nel mondo del motori, ma allo stesso tempo anche la più irraggiungibile in termini di costi da sostenere per correrci.

In questo articolo analizziamo quanto costa arrivare in F1, provando a metterci nei panni di un pilota che, fin dalla tenera età, punta alla categoria regina.

Analizzeremo tutti gli step della filiera, iniziando dal karting, passando per categorie propedeutiche e sponsor, fino ad arrivare alla F1, per capire davvero quali cifre servono per costruirsi una carriera verso il Circus.

Quanto costa arrivare in F1: gli inizi nei kart

Il punto di partenza obbligatorio per tutti gli aspiranti piloti di Formula 1 è quello dei kart. Si inizia a competere fin dalla tenera età, tra i 4 e i 6 anni, nei campionati regionali e nazionali.

Per un campionato regionale competitivo, disputato con un 60 mini o un mini ROK, i costi totali per una stagione si aggirano tra i 10.000 e i 20.000 euro. Il costo del kart non supera i 3.000/4000 euro, ma c’è da tenere conto dei costi di manutenzione, delle riparazioni, della logistica e delle giornate in pista.

Queste ultime, imprescindibili per prendere confidenza col kart, possono costare diverse centinaia d’euro al giorno. Più si gira, inoltre, più treni di gomme si utilizzano. Ogni set costa all’incirca €200, e sta al pilota scegliere quanti utilizzarne nel corso di una stagione (tra i 7 e i 10 secondo alcune stime).

I costi aumentano molto se si passa ad un campionato nazionale. L’Italia, sotto questo aspetto, offre le competizioni più ambite, e molti dei giovani piloti di talento vi si trasferiscono in pianta stabile pur di correrci.

Più salato è anche il costo del kart (5000-7000€), nonché quello di un team specializzato che offra assistenza tecnica, coaching di guida e analisi telemetrica.

Chi emerge a livello nazionale può competere nei campionati FIA internazionali, come il CIK-FIA European Championship, che include categorie come la OK, OK-Junior e la KZ, o il CIK-FIA World Championship, che si tiene in un solo weekend e che raccoglie i migliori piloti di tutto il mondo.

Per chi compete a livello europeo (WSK, Campionati CIK-FIA), i costi possono arrivare a 100.000-150.000 euro all’anno per i kartisti che mirano alle prime posizioni e a farsi notare dai talent scout dei team junior.

Molti talenti si perdono già qui, poiché le famiglie devono sostenere queste spese per diversi anni, spesso tra i 6 e i 10 anni, prima di passare alle monoposto.

Diventa dunque importante per i giovani piloti farsi notare o da un’academy, o da qualche importante sponsor che sia disposto a pagare parte delle spese per più stagioni.

Quanto costa arrivare in F1: Il passaggio alle monoposto: F4 e FRECA

Superata l’epoca del karting, il primo step verso la Formula 1 è la Formula 4. Solo chi è stato in grado di distinguersi a livello internazionale nelle competizioni kart può accedere a questo livello, ammesso che abbia le finanze per farlo. La soglia di prezzo per disputare una stagione in F4 si alza infatti significativamente.

Le monoposto F4 sono pensate per piloti di 15-17 anni, con telai Tatuus o Mygale e motori da circa 160-180 CV. Esistono diversi campionati di Formula 4: quello inglese, quello spagnolo, quello francese; quello tedesco – tra i più rilevanti – è stato dismesso dal 2023 per via degli alti costi di gestione.

La competizione più importante, tuttavia, è anche in questo caso quella italiana. La F4 Italia è infatti la categoria di riferimento e la più prestigiosa per mettersi in mostra, nonché la più costosa: una stagione, secondo alcune stime, costerebbe tra i 250.000 e i 350.000 euro.

Cifra che aumenterebbe ulteriormente per un posto in uno dei top team, come Prema. Per una stagione in Francia (la più economica) si sborserebbero circa €150.000/180.000.

Quanto costa arrivare in F1: una stagione in F4 italiana può valere fino a €300.000

I migliori elementi dei vari campionati di F4 hanno già la possibilità di essere messi sotto contratto dalle academy dei team di Formula 1.

Il passo successivo è la Formula Regional European Championship (FRECA), che funge da ponte tra F4 e F3. Le monoposto della Regional sono dotate di un motore da 270 CV, e corrono su tracciati di importanza mondiale quali Spa, Monza e il Red Bull Ring.

Una stagione in un team entry-level in FRECA costa circa €400.000. Un posto tra i top arriva invece a costare quasi un milione di euro. C’è da considerare, peraltro, che anche i migliori fanno fatica ad imporsi già al primo anno: la maggior parte dei giovani deve militare almeno due anni in Formula Regional prima di passare in Formula 3.

Quanto costa arrivare in F1: il passaggio in F3

Chi riesce a superare l’imbuto di F4 e FRECA può passare in Formula 3. Qui le cose si fanno serie per davvero: il calendario segue quello di Formula 2 e Formula 1, e le squadre che vi competono sono le migliori nel panorama delle categorie propedeutiche.

Anche in F3 però i costi variano a seconda della squadra: le migliori, come Trident e Prema, chiedono tra gli 1.5 e gli 1.8 milioni di euro per stagione. Le squadre di centro gruppo possono invece accontentarsi anche di “solo” 1.2 milioni.

A meno di eccezioni, sono necessarie almeno due stagioni in F3 per emergere e salire in Formula 2. Il fattore team, peraltro, è fondamentale. Sono ormai 3 anni di fila che a vincere la categoria è un pilota Trident, tanto per fare un esempio.

Quanto costa arrivare in F1: il passaggio in F2

La Formula 2 è l’ultimo passo prima di arrivare alla categoria regina. Una vettura di F2 è ciò che più si avvicina ad una F1 in termini di specifiche tecniche, con un motore V6 turbo da 620 CV, e un telaio Dallara rinnovato nel 2024.

Le stime sui costi per una stagione intera variano in modo significativo. C’è chi parla di circa due milioni di euro, e chi crede che per un posto tra i top team si possano addirittura superare i tre milioni.

I piloti che vincono in F2 possono ottenere punti superlicenza sufficienti per entrare in Formula 1, ma non tutti riescono a trovare sponsor o supporto per sostenere questi costi.

F2 - F3 a Spa
Quanto costa arrivare in F1: la Formula 2 è l’ultimo step prima della categoria regina

Utili possono essere, sotto questo aspetto, le sessioni di prove libere o i test TPC messi a disposizione dai team di F1 stessi, per far crescere i giovani.

Ogni anno difatti tutte le squadre sono costrette da regolamento a far disputare ben 4 sessioni di prove libere ad un pilota rookie (che non abbia corso più di due gare in F1).

In altri casi – più rari – i giovani piloti possono mettersi in mostra sostituendo i piloti ufficiali in caso di infortuni o indisponibilità di questi ultimi. È stato questo il caso, ad esempio, di Oliver Bearman o di Nyck De Vries.

Entrambi sono stati chiamati a rimpiazzare d’urgenza un pilota con problemi di appendicite: Bearman ha preso il posto di Carlos Sainz a Jeddah nel 2024, su Ferrari. L’ottimo settimo posto conquistato gli valse il contratto in Haas per il 2025.

De Vries sostituì invece Alex Albon a Monza nel 2022, per Williams. Anche l’olandese fece un’ottima figura, andando a punti e guadagnandosi un sedile in AlphaTauri (l’attuale Racing Bulls) per l’anno successivo.

Per chi dovesse ancora avere il portafogli pieno – o uno sponsor particolarmente accomodante -, esiste infine la possibilità di pagare anche per il sedile in Formula 1. È la via dei cosiddetti piloti paganti, non necessariamente i più forti del lotto, ma con una valigia pesante da offrire ai team in difficoltà economica.

Le cifre di cui si tratta in questi casi fanno davvero girare la testa. Alcune voci nel 2022, ad esempio, parlavano di un conguaglio di 30 milioni che Zhou Guanyu avrebbe versato all’Alfa Romeo per garantirsi il posto nel team svizzero.

I costi per arrivare in F1: Il ruolo degli sponsor e dei programmi junior

I costi per arrivare in F1, ormai l’avrete capito, sono parecchio elevati. C’è chi però, grazie all’aiuto delle academy degli stessi team del Circus, è riuscito a ridurre o addirittura ad azzerare le spese.

Piloti come George Russell, Lando Norris o Charles Leclerc hanno potuto sostenere parte dei costi grazie al supporto di Mercedes, McLaren o Ferrari Driver Academy.

Molti piloti, inoltre, provengono da famiglie in grado di sostenere i costi iniziali, fino a quando non subentrano sponsor o team a coprire il resto delle spese. Senza sponsor, la spesa complessiva dalla F4 alla F2 può facilmente superare i 4-7 milioni di euro.

Diventa dunque vitale farsi notare già in tenera età, per attrarre l’interesse di un programma junior che mitighi i costi quantomeno per le stagioni di Formula 3 e Formula 2.

I costi nascosti: preparazione fisica e simulatore

Oltre alle spese di pista, un pilota deve allenarsi per reggere le forze G e le richieste fisiche della Formula 1. Questo comporta:

  • Personal trainer specializzati (come Formula Medicine, che si occupa peraltro anche della preparazione mentale)
  • Allenamenti su simulatori professionali;
  • Trasferte internazionali per test e gare, incluse spese di viaggio e alloggio.

Seppur marginali, anche queste attività possono risultare parecchio dispendiose, e logorare il budget di chi non è seguito da team importanti.

Quanto costa arrivare in F1: le cifre complessive

Ecco dunque in totale i costi per arrivare in F1, partendo dalle prime esperienze in kart fino alle ultime stagioni nelle categorie cadette:

  • Karting (6-14 anni): 300.000-600.000 euro.
  • Formula 4 (15-17 anni): 350.000-550.000 euro (considerando 2 stagioni)
  • FRECA (17-18 anni): 600.000-1.300.000 euro (considerando 2 stagioni)
  • Formula 3 FIA (18-19 anni): 2.200.000 – 3.800.000 euro (considerando 2 stagioni)
  • Formula 2 (19-21 anni): 3.600.000-5.800.000 euro (considerando 2 stagioni)

Quindi, quanto costa arrivare in F1? Per i piloti più talentuosi, in grado di vincere al primo anno in F3 ed F2 (come fatto da Leclerc, o da Bortoleto nell’era recente) sono necessari circa 5 milioni di euro. Disputando invece due stagioni per categoria, le spese possono arrivare anche ai 10 milioni.

Quanto guadagna un pilota di Formula 1?

Anche una volta entrati in Formula 1, non tutti i piloti ricevono stipendi milionari. I pay driver, come detto, possono pagare anche 10-20 milioni di euro per un sedile in team minori, coperti da sponsor personali.

Altri piloti con supporto dei team junior possono guadagnare stipendi modesti nei primi anni, intorno al milione d’euro l’anno, che servono principalmente a coprire le spese di gestione della carriera.

I top driver vedono invece molto presto ripagato il loro investimento: piloti come Leclerc, Hamilton e Verstappen possono infatti guadagnare decine di milioni di euro l’anno.