Dopo più di tre mesi dal termine della stagione di Formula 3 (e a seguito di uno studio approfondito) arriva ancora una volta quel format: le pagelle! Nel corso dell’articolo saranno valutate le prestazioni di tutti i 37 piloti che hanno preso parte ad almeno un weekend di gara.
Il migliore, indubbiamente, è stato il campione del mondo Rafael Camara. Il brasiliano è arrivato come debuttante e ha immediatamente dominato la categoria, cogliendo tre vittorie nelle prime cinque Feature Race. Il 20enne ora è salito di categoria e ha trovato un sedile con il team Invicta in Formula 2. Chissà che non possa ripetere le imprese di Leclerc, Russell e Piastri.

Buonissima stagione anche per il duo Tsolov-Boya, al loro terzo anno in categoria, che ha permesso a Campos di vincere il titolo costruttori, fermando l’egemonia Trident. Ha contribuito al successo anche il terzo pilota della squadra, Tasanapol Inthraphuvasak, e tutti loro sono saliti di categoria.
Sono diversi i piloti delusi. Primo su tutti Tramnitz, quarto in campionato e partito con ambizioni molto alte. Altri, primi su tutti Voisin e Ramos, hanno deluso le aspettative, che li vedevano in lotta per le posizioni più avanzate. Mentre piloti del calibro di Bilinski e Giusti, debuttanti con molto potenziale, hanno ottenuto più del previsto. Ecco dunque le pagelle Formula 3 2025!
I voti dei contendenti al titolo
Rafael Camara, 9.5. Si presenta alla categoria con pole e vittoria sotto il diluvio di Melbourne. E poi ne vince altre quattro, tutte di domenica. Dominatore incontrastato di questa stagione, sotto ogni punto di vista. Ha peccato di velocità in pochissime occasioni, anche se tra Spielberg e Silverstone ha rischiato e non poco. Comunque, stiamo parlando di un fenomeno assoluto. E chissà che non si ripeta in F2 l’anno prossimo.
Nikola Tsolov, 8.5. Dopo due anni porta a casa una stagione dignitosa, non certo priva di errori. Uno di questi, significativo ai fini della classifica, l’incidente e il ritiro di Melbourne. Detto ciò, ha mostrato comunque una velocità sul giro secco mostruosa, come testimoniano le tre pole. Ha fatto il salto di categoria anticipato, e ha già dimostrato molto. Occhio anche a lui nel 2026.

Mari Boya, 9. Le aspettative su di lui non erano molto alte, anche alla luce delle passate stagioni. E invece si è addirittura trovato in lotta per il mondiale. Soprattutto dopo il podio in rimonta in Austria e il weekend perfetto in Gran Bretagna le speranze si erano accese. Poi è crollato a Spa, ma tutti sbagliano. Ottima stagione per lo spagnolo, vedremo come andrà in Prema in F2.
Tim Tramnitz, 7. Probabilmente è quello che ha più da recriminarsi al termine di una stagione in cui gli si sarebbe chiesto di lottare per il titolo. Fino a Spielberg aveva condotto una stagione lineare e pulita, e si trovava a pochi punti dal leader. Poi blackout. Porta a casa solo un punto in quattro fine settimana. Non certo fortunato, ma da un pilota del suo talento ci si aspetterebbe ben altro. Fatto sta che è folle che sia senza un sedile per l’anno prossimo.

Martinius Stenshorne, 8.5. Due vittorie, tre secondi posti e diversi piazzamenti a punti, che per un debuttante (il migliore dopo Camara) sono delle ottime statistiche. Il mondiale non era mai troppo alla portata, ma le sue buonissime prestazioni hanno attirato l’attenzione di Rodin in F2, con cui ha già firmato per la prossima stagione. Da tenere d’occhio, potrebbe fare molto bene in coppia con Dunne.
Pagelle Formula 3 2025: il resto della Top 10
Noah Stromsted, 7.5. Stare al passo del compagno brasiliano è particolarmente difficile, ma non sfigura affatto. Completa una doppietta Trident in Australia e passa proprio Camara nelle battute finali a Imola per il secondo posto. Poi ottiene risultati altalenanti, tra la vittoria a Spa e il disastro a Silverstone. Avrà una buona chance di rifarsi l’anno prossimo.
Tasanapol Inthaphuvasak, 7.5. Anche lui salta di categoria e sale in ART. Alterna un inizio difficoltoso ad una seconda metà di stagione costante e redditizia. In questa arrivano due vittorie nelle Sprint (Silverstone e Hungaroring) e una nel gran finale di Monza, grazie alla quale porta Campos a vincere il titolo team. Per quanto sia il pilota del team con il voto più basso, è stato un buon anno il suo.

Theophile Nael, 8. Si candida al ruolo di outsider per il prossimo campionato di Formula 3, in cui correrà con il numero 1 sulla Campos. Apre la sua carriera con un podio nella Feature Race di Melbourne, poi scompare. Da Catalunya in avanti, tuttavia, si ritrova alla grande, ottenendo punti pesanti nelle situazioni più difficili. Può essere decisamente soddisfatto.
Tuukka Taponen, 7. Parte a tuono, tant’è che dopo Montecarlo si trova tra i primi cinque in classifica. Non si è ben capito cosa sia successo dopo, tanto che siamo stati costretti a dargli voti ben più bassi nel corso dell’anno. Troppa poca costanza per un pilota della Ferrari Driver Academy, ma sono errori che si risolvono con l’esperienza. Intanto può riprovarci nel 2026.

Alessandro Giusti, 8. A differenza del suo futuro compagno di squadra finlandese, lui non si schioda mai dalle posizioni che contano. Non è mai arrivato oltre la P14 in gara, e ha ottenuto un filotto di nove arrivi a punti consecutivi, conclusi con due podi. Sarà un avversario molto scomodo per il titolo.
La stagione dei piloti a centro classifica
Roman Bilinski, 8. Talento innato, emerso diverse volte durante i fine settimana di questo 2025. A podio sia al debutto assoluto (Sprint Race a Melbourne) sia nella gara lunga a Monaco. Ciliegina sulla torta, eredita la vittoria a Monza dopo una gran gara. Sarà di fianco a Beganovic in DAMS in F2, e potrà di certo dire la sua.
Laurens Van Hoepen, 7. Un po’ troppo altalenante, ma quando era in palla non ce n’era per nessuno. Due podi per l’olandese, uno tra le strade del Principato e l’altro sul circuito brianzolo. Salta anche lui alla categoria cadetta e passa in Trident accanto a Bennett. Vedremo come andrà.

Charlie Wurz, 7. Ha avuto un quantitativo di sfortuna incredibile. Se la gioca con Lia Block per il secondo posto nella classifica, dietro ovviamente a Leclerc. Nonostante il confronto con i compagni sia decisamente a suo sfavore, il figlio d’arte ha portato a casa tutto sommato una buona stagione, condita da due podi consecutivi, uno in Belgio e l’altro a Budapest. Bravo.
Callum Voisin, 5. Le aspettative su di lui erano totalmente alte all’inizio di quest’anno. Alcuni lo davano addirittura come favorito per il mondiale. Invece, termina dietro al compagno di squadra meno accreditato e delude. Il podio nella Feature Race di Sakhir non salva il suo 2025. Dovrà guardarsi bene attorno per trovare un sedile ora.

Santiago Ramos, 5. Vince la prima della stagione, domina incontrastato nella domenica di Imola. Secondo in una clamorosa doppietta VAR a Barcellona. E poi, il nulla. Spesso e volentieri verso le zone basse della classifica, con alcuni risultati davvero bassi. Abbandona con un round di anticipo senza avvisare nessuno. Tocca concentrarsi su altre categorie.
Ugo Ugochukwu, 7.5. Dopo un inizio di stagione difficoltoso e lontano dalle zone importanti, l’americano rialza bene la testa dal Red Bull Ring in poi. A podio nelle stesse gare di Wurz, secondo sia a Spa che all’Hungaroring, nella seconda metà di campionato dimostra pienamente il suo talento. E il suo 2026 in Formula 3, con il team Campos, potrebbe regalargli qualcosa di più.

Pagelle Formula 3 2025: la seconda metà del gruppo
Noel Leon, 4.5. Forse uno dei più delusi, se non il più deluso di quest’anno. Sarebbe dovuto essere quantomeno in Top 5, vista l’esperienza e l’ottimo 2024 con Van Amersfoort. Salva la stagione da una disfatta totale con due clamorosi podi nelle Feature Race di Silverstone e Monza. Ma non ci siamo minimamente.
James Wharton, 6. Il suo debutto è reso sufficiente dalla inattesa vittoria di Spielberg e dai buoni risultati in Ungheria, Spagna e Inghilterra. Per il resto, fatica a stare al passo e resta fisso a centro gruppo, se non un pelo più indietro. Ma ci può stare, tutto sommato. Vedremo come andrà il suo 2026 in Formula 3 con Prema.

Brad Benavides, 8. Il vero trascinatore del team AIX Racing. Tra i piloti che sono passati su quella vettura, è l’unico che ha provato fino all’ultimo a ottenere punti pesanti e preziosi. Lo testimoniano pienamente le due pole in tre round, tra il Belgio e Monza. Vista l’età, e visti i risultati, può fare solo bene l’anno prossimo.
Ivan Domingues, 4.5. Ha vinto a Barcellona. Il giorno dopo è arrivato 6° nella Feature Race. Questo resta il suo unico highlight della stagione. Ed è anche l’unico motivo per cui il suo voto è più alto. Perché per il resto, d’altronde, era lontanissimo dal gruppo e dalle posizioni importanti. Difficile che avrà un posto in griglia per il 2026.

Christian Ho, 5.5. La sua clamorosa prestazione di Silverstone resterà per sempre nella storia. Poi fatica e non poco, sia perché era un debuttante sia perché DAMS non ha aiutato particolarmente. La sua posizione media, rispetto ad altri rookie, è ben più bassa, così come è migliore di altri suoi colleghi. Può puntare a migliorarsi con Rodin.
I voti degli ultimi in classifica
Bruno Del Pino, 5. Le sue qualifiche pessime condizionavano innegabilmente i suoi fine settimana. Infatti a Imola, in cui era in pole per la Sprint, ha conquistato un secondo posto dorato. Ogni tanto tornava davanti con qualche guizzo, ma per il resto non si schiodava dal centro gruppo. Ha l’occasione di rifarsi in Van Amersfoort.
Matias Zagazeta, 5. Era designato per il ruolo di traghettatore del team, vista l’esperienza e i risultati discreti con Jenzer nel 2024. A livello di punti è dietro al compagno debuttante e complessivamente anche la posizione media all’arrivo è inferiore. Non ci si aspettava che fosse neanche in Top 10, ma quantomeno davanti a chi condivideva il box con lui. Tolti gli acuti di Monza e Melbourne, stagione sottotono.

Louis Sharp, 4.5. Dopo Monaco è scomparso. 4° nella Sprint di Imola, due noni posti nel principato. Poi il nulla, ritiri continui tra incidenti e problemi, prestazioni di basso livello ed errori. A confronto con Voisin quasi quasi non sfigura, ma non regge con il compagno polacco. Lontano da tutto e tutti.
James Hedley, 4. Che fatica incredibile. Subentra a Sagrera a Imola, poi si fa male a Monaco ed è costretto a fermarsi per un weekend. Ritorna in Austria (e viene squalificato), e all’ultimo round sostituisce Ramos. Tutto ciò per qualificarsi quasi sempre ultimo e finire in media in P24. Il quarto posto miracoloso dell’Ungheria non cancella l’immensa difficoltà del resto della stagione.

Gerrard Xie, 4. Anche lui graziato a Budapest, in cui raccoglie solo un punto. Partendo 4° avrebbe potuto persino portare a casa di più, ma colpisce Ugochuckwu e si ritira. Per quanto riguarda il resto dell’anno, ha fatto una fatica disumana, spesso e volentieri nelle ultime posizioni del gruppo. Non ci sarà nel 2026, ma non mancherà più di tanto.
La stagione degli italiani
È stata un’annata particolarmente complicata per i nostri ragazzi in Formula 3. Ma tutti loro, in un modo o nell’altro, ci hanno fatto emozionare.
Brando Badoer, 4.5 (10). Tantissima fatica, forse troppa, per uno che era supportato da McLaren fino al termine di quest’anno. Molti errori, poco passo. Il voto giustamente si alza perché nel finale di stagione (soprattutto in Ungheria) ha ottenuto dei buonissimi piazzamenti a punti, che sono una boccata d’ossigeno per il figlio d’arte. Ora punta a rifarsi in Rodin. Anche se forse, in fin dei conti, era meglio il sedile di Siegel.
Nicola Lacorte, 4.5 (10). L’unica leggenda vivente che, nel corso di una stagione di Formula 3, è riuscita a ottenere un race ban. Per giunta, dopo solo cinque weekend. Non ha ottenuto risultati pessimi, e sul finale ha raddrizzato il tiro, ma siamo ben lontani dai punti. In attesa che venga riconfermato per il 2026 con DAMS, sappi che non ci hai deluso, Nicola.

Nicola Marinangeli, 3 (10). Faceva letteralmente un altro sport. In qualifica non si è praticamente mai schiodato dall’ultima fila. E in gara non è che andasse molto meglio. Può vantarsi, nonostante tutto, di essere l’unico pilota del team AIX ad aver corso tutta la stagione. A suo modo, ha scritto la storia di questo sport. Ma gli vogliamo bene lo stesso.
Pagelle Formula 3 2025: i voti dei piloti part-time
Nikita Bedrin, 8. Volendo essere onesti, non si può valutare la sua stagione perché di fatto ha corso solo un round con AIX Racing. Analizzando quello, era quarto nel mondiale dopo il 6° posto nella Sprint e il 4° posto nella Feature Race di Melbourne. Ha dovuto abbandonare subito, ma è innegabile il suo talento.
Freddie Slater, 7.5. Due weekend in Formula 3, due team diversi, due reverse pole. Statistica a dir poco clamorosa. Diventa il più giovane pilota ad andare a podio in Bahrain, mentre finisce fuori dai punti a Spa. Ha già firmato per l’anno prossimo, e non con un team qualsiasi, ma con Trident: è lui l’uomo da battere.

Joshua Dufek, 5.5. Non ha lasciato il segno, e non ha conquistato punti. Prestazioni a metà tra un fantastico Stenshorne e un tristissimo Xie. Costretto a lasciare il posto per mancanza di budget. In media, comunque, è stato più veloce della scorsa stagione.
Jesse Carrasquedo – Nikita Johnson, 6. Chiamati all’ultimo secondo a sostituire Dufek (e nel caso dello statunitense anche Lacorte) non sfigurano, Certo, non hanno ottenuto alcun punto in nessuno dei weekend a cui hanno preso parte. Però una base solida c’era.
Javier Sagrera – Fefo Barrichello – José Garfias, SV. Decisamente non valutabile il loro unico fine settimana, tra l’altro sul sedile vacante di AIX Racing. Lo spagnolo è indietro rispetto al gruppo in Bahrain, il brasiliano fa un errore a Monza e il messicano è attanagliato dai problemi a Barcellona. Per il figlio di Rubens, quantomeno, c’è la possibilità di correre l’anno prossimo. Gli altri difficilmente torneranno.









