La Ferrari va via da Miami carica di tanta, tanta delusione. La Rossa si è dimostrata addirittura la quinta forza in termini di passo, sia in qualifica che in gara, e ci sono stati, per di più, i primi veri screzi tra Hamilton ed il muretto box. L’inglese ha chiesto con insistenza lo swap di posizioni per tentare di prendere Antonelli nel finale, senza però riuscirci.
Intervistato a fine gara, il team principal della Rossa Fred Vasseur è rimasto inamovibile sulla stessa linea che ormai porta avanti da tempo. Alla SF25 non servono aggiornamenti (che comunque arriveranno nel breve periodo), ma una più profonda e sincera comprensione della monoposto e di come settarla nel migliore dei modi.
“Credo che la McLaren fosse su un altro pianeta oggi, erano 30 secondi davanti a tutti. Max ha spinto all’inizio per stare con loro, ma ha rovinato completamente le gomme. Penso che il nostro passo fosse paragonabile a quello di Red Bull e Mercedes“.

“Se credo ancora che vada estratto del potenziale? Sì, continuo a credere ancora che ci sia qualcosa da trovare in questa macchina. Non penso che abbiamo trovato il miglior bilanciamento possibile per tutto il weekend. Ieri abbiamo faticato con la nuova mescola, per la prima volta in due anni abbiamo fatto il nostro miglior giro in qualifica con le gomme usate, e questo crea un po’ di frustrazione. Dobbiamo continuare a lavorare per cercare di sistemare un problema per volta, per essere sempre più forti. Ma è stato piuttosto chiaro che oggi eravamo molto lontani dalle McLaren“, ha continuato.
E sul tema degli update: “A Imola ci saranno aggiornamenti, ma non è questione di sviluppi. È una questione di cercare di trovare il miglior compromesso con questa macchina. Sicuramente abbiamo un piccolo step previsto per Imola, poi ne abbiamo un altro per Barcellona, ma la cosa più importante è mettere tutto insieme. Probabilmente Imola si adatterà meglio rispetto a Miami, perché noi fatichiamo tanto nelle curve a bassa velocità. Per quanto riguarda questo weekend, secondo me è stata più una questione di gestione delle gomme, di cercare di sfruttarle al meglio, piuttosto che di caratteristiche della macchina. In alcune occasioni riusciamo a estrarre molto di più dalle gomme rispetto a quanto abbiamo fatto questo weekend, è da lì che deriva la prestazione“.