Dopo il podio di Austin, Ferrari si presenta in Messico con l’obiettivo di mantenere il buon momento di forma e tornare a portare punti pesanti per la lotta per il secondo posto in classifica costruttori.
La Rossa ha chiuso la sessione di FP2 in seconda e quinta posizione con Leclerc ed Hamilton. Nelle prime libere invece è arrivato l’esordio ufficiale in F1 per Antonio Fuoco.
L’italiano, vincitore dell 24 ore di Le Mans, nonché collaudatore della stessa Rossa, ha potuto per la prima volta partecipare ad una sessione ufficiale.
“È andata bene. Antonio sta facendo un grande lavoro per Ferrari, al simulatore per la F1 e a Le Mans. Penso che se lo meriti“, ha detto Vasseur in merito alla sessione del ventinovenne.
“Sta testando la macchina al simulatore e penso che abbia senso fargli anche testare la macchina il venerdì“.
“Ha fatto dei test TPC in passato, ma mai le FP1, quindi questa mattina è stata un’emozione per lui, per Charles e anche per me. Ma dobbiamo dimenticare le emozioni, dobbiamo pensare alle corse. Ma lo merita perché sta facendo un gran lavoro al simulatore.”
Vasseur sul podio di Austin: “È una bella spinta”
“Il podio di Austin? È una bella spinta per la motivazione, ma di certo siamo motivati dall’obiettivo di finire in P2“, ha continuato il nativo di Draveil.
“Siamo tre team in quasi 10 punti, quindi è una bella lotta. Sarà una lunga lotta fino alla fine del campionato e vedremo cosa succederà nelle prossime 3, 4 o 5 gare”.
“Penso che il passo in Austin fosse buono, avevamo il vantaggio di fare punti con due macchine. C’è stato un bel lavoro di squadra con la motivazione dei nostri due piloti che spingono il team nella direzione giusta, e vedremo cosa succederà.”
Vasseur ha concluso parlando di Hamilton, in crescita dal ritorno dalla pausa estiva: “Se abbiamo trovato qualcosa per migliorare con lui? È stato così fin dall’inizio della stagione, la sensazione è che la lotta sia sempre molto ravvicinata“.
“Ci sono ragazzi che si muovono da P18 a P3/P4, quindi se lasci qualcosa per strada perdi posizioni, e Lewis l’ha fatto. Il team aveva bisogno di tempo per trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda su alcuni dettagli, ma se manchi alcuni dettagli perdi posizioni, quindi dobbiamo essere in pieno controllo e questo dev’essere l’obiettivo per tutti noi”, ha concluso Fred.









