Spesso massacrato dai media, emotivamente instabile, poco freddo, ma estremamente veloce.
Si può riassumere così la prima parte di stagione 2025 di Lando Norris, che si è ritrovato quest’anno per la prima volta in carriera con la ghiotta occasione di vincere un Mondiale.
Il primo scivolone di Norris: Shangai
Norris domina la prima tappa della stagione a Melbourne, conquistando pole e vittoria in modo solido. L’errore del compagno di squadra Piastri gli permettere di portarsi a +23 su quest’ultimo dopo una sola gara. Nel weekend successivo, in Cina, arriva però il primo scivolone.
Nella sprint Norris parte sesto, dopo un errore nella sprint qualifying che gli vale quantomeno la top 3. Chiuderà poi la gara del sabato in ottava piazza, dopo un’altra sbavatura in partenza, nel tentativo di passare Russell. In gara parte terzo e arriva secondo al traguardo dopo una corsa passata interamente dietro al compagno.
In totale perde 13 punti da Piastri. 6 di questi (supponendo Piastri 2° e Lando 3° nella Sprint) sono dovuti ad errori individuali.
Norris conserva così solo 10 punti di vantaggio, che diventano poi 13 dopo la gara in Giappone, dove chiude secondo sia al sabato che alla domenica davanti a Piastri.
Due qualifiche da incubo
Le due tappe del Golfo Persico si rivelano un incubo per Norris, che perde la vetta del mondiale a favore del compagno di squadra, che vincerà le gare di Bahrain e Jeddah pur non mostrando un passo gara superiore. L’australiano ha “solo” il merito di non sbagliare in qualifica, come succede invece a Lando.
In Bahrain Norris parte sesto, con un tempo quattro decimi più lento di quello che porta in pole il compagno. La rimonta in gara lo porta fino alla terza piazza: il britannico lascia per strada i 3 punti addizionali che gli avrebbe portato una fattibilissima P2.
A Jeddah va ancora peggio: l’alfiere della McLaren non riesce a mettere insieme un giro nel Q3 e va a muro. La sua rimonta domenicale si ferma al quarto posto, dietro uno straordinario Charles Leclerc. Altra P2 mancata – ad essere pessimisti – e altri 6 punti persi. In classifica c’è ora Piastri davanti, con 10 punti di vantaggio su Norris.

Sfortuna a Miami, poi Norris si riprende
A Miami, nella prima delle tre tappe americane della stagione, Norris si presenta in ottima forma e con la voglia di recuperare punti: nella Sprint vince, aiutato dalla Safety Car uscita al momento perfetto.
In gara è costretto all’ennesima rimonta, a causa di una manovra al limite di Verstappen nei suoi confronti in curva 1: chiude secondo, con Piastri vincitore per la terza gara consecutiva.
Lando, va detto, impiega parecchio più tempo del compagno di squadra a passare il pilota Red Bull. Quando ci riesce, il gap è ormai troppo per recuperare Piastri, nonostante potesse vantare il miglior passo del lotto. 7 punti persi, ed un deficit in classifica che ammonta ora a 16 punti.
Nel sabato di Imola sembra arrivata la mazzata definitiva: parte quarto, con Piastri in pole. In gara, però, aiutato dalla track position quando esce la Safety Car, Norris chiude secondo davanti a Piastri. Ancora una volta Norris è in modo evidente più veloce del compagno alla domenica, ma parte troppo indietro per riprenderlo – seppur non a causa di errori, stavolta -.
A Monaco sembra arrivare la ripresa definitiva: Lando conquista pole e vittoria, recuperando ben 10 punti.

L’errore di Montreal
Dopo una gara priva di emozioni in Spagna, vinta da Piastri davanti al compagno di squadra, in Canada arriva l’unico weekend senza McLaren sul podio. In qualifica Norris parte settimo, ma in gara rimonta fino ad arrivare proprio a Piastri: al restart dopo la Safety Car, però, l’inglese è troppo precipitoso sul rettilineo principale e finisce fuori.
Questo errore ha il sapore di mazzata definitiva: Norris sprofonda a -22 e i punti persi dopo l’Australia sono addirittura 45. Senza errori, Lando avrebbe chiuso 4° col compagno alle spalle.
Le tappe europee e la rivincita di Lando
In un mondo in cui la performance è tutto, parlare di fragilità può sembrare una grande debolezza: così si presenta Norris al Gran Premio d’Austria, dove ammette a più riprese i suoi errori, senza nascondere la sua fragilità mentale.
Proprio al Red Bull ring Lando riesce però a prendersi una prima rivincita, resistendo agli attacchi di Piastri nel primo stint. In Gran Bretagna poi è l’unico top driver a non sbagliare: Verstappen si gira, le Ferrari sprecano al sabato e Piastri manda all’aria la vittoria con la penalità in safety car.
Il weekend del Belgio inizia con la spaventosa pole di Piastri nella sprint qualifying, seguita però dalla rivincita di Lando nelle qualifiche del sabato. Norris parte davanti a tutti ma al primo giro perde la leadership, con Piastri che gli strappa di forza la prima posizione e torna alla vittoria. Nessun errore, in questo caso, da parte di Lando, semplicemente beffato dal migliore avvio del compagno.
Nel weekend a Budapest, Norris parte male e si ritrova terzo. Questo lo mette però nella posizione perfetta per tentare la strategia a una sosta. A due giri dalla fine Piastri arriva minaccioso sul rettilineo finale: Norris, però, con gomme molto più usurate, si difende benissimo e porta a casa un successo importantissimo. Sono ora solo 9 i punti che lo dividono dal compagno di squadra prima del ritorno dalla pausa estiva.
La situazione in classifica senza gli errori di Lando
Senza gli errori commessi finora, Lando avrebbe in tasca ben 34 punti in più rispetto a quanti ne ha accumulati realmente. Di contro Piastri ne avrebbe 9 meno, in quanto avrebbe chiuso alle spalle del compagno a Miami e in Canada.
In questa ipotetica situazione di classifica, Norris condurrebbe con all’attivo ben 309 punti. Oscar inseguirebbe a quota 275, e il gap tra i due ammonterebbe a 34 lunghezze.
Anche eliminando gli errori di Piastri sarebbe Lando a condurre: in un mondo ideale, l’australiano avrebbe chiuso secondo nella gara di casa (+16 punti) e primo a Silverstone (+7 punti per lui, -7 per Norris). La classifica reciterebbe 302 per il #16 e 298 per l’#81.
Chi la spunterà?
Nonostante la differenza si sia ridotta rispetto allo scorso anno, Norris sembra ancora avere qualcosa in più del compagno in termini di passo gara. Piastri sembra invece essere superiore nel mettere insieme il giro quando conta, ed in generale più solido nei momenti clou.









