Dopo un 2024 in cui la squadra aveva mostrato segnali incoraggianti, con una VF-24 capace di sorprendere occasionalmente, il 2025 si sta dimostrando un’annata complicata per la Haas. le aspettative per la nuova VF-25 erano ragionevolmente alte. Si sperava in un passo avanti significativo che portasse il team di Kannapolis ad affermarsi come squadra di riferimento nel midfield.
La realtà non è stata però questa. Fin dalle prime uscite stagionali (tra test e weekend di Melbourne), la VF-25 ha palesato problemi inattesi e profondi. In particolare, un fastidioso bouncing – e una generale instabilità aerodinamica -hanno compromesso gravemente l’equilibrio e le prestazioni in curva della vettura.
Dei segnali di crescita si sono avuti a Shanghai, dove la squadra statunitense ha portato a casa diversi punti tra sprint e gara lunga. Il tracciato cinese però, come successo in parte anche per la Ferrari, ha nascosto le problematiche di fondo della vettura guidata da Ocon e Bearman.
il team ha lavorato incessantemente e fin da subito per trovare delle soluzioni. Un timido segnale di miglioramento – sul fronte puramente tecnico – si è intravisto invece a Suzuka.

In Giappone sono state introdotte alcune piccole correzioni che, seppur non risolutive, hanno fornito dati preziosi e indicato una potenziale direzione di sviluppo. Quello del Sol Levante è stato un assaggio di ciò che il team spera possa essere una svolta.
Haas, ecco gli aggiornamenti ad Imola
L’appuntamento chiave che definirà l’immediato futuro della VF-25, infatti, sarà quello di Imola. Per il Gran Premio dell’Emilia-Romagna in Haas è atteso un significativo pacchetto di aggiornamenti, frutto delle ultime settimane di analisi e simulazioni.
Si tratta di modifiche aerodinamiche sostanziali, probabilmente concentrate sulla parte inferiore della vettura. Interessate dunque la zona del fondo in modo e in modo più specifico la chiglia e il diffusore, le aree più sensibili a questo fenomeno. Si è addirittura optato per saltare i test in galleria del vento, al fine di introdurre i pezzi il prima possibile, secondo quanto riportato da Motorsport.com.
il team principal Ayao Komatsu ha espresso chiaramente la complessità della situazione. In un’intervista recente, ha sottolineato la difficoltà di prevedere con precisione se e quando si verificherà il fenomeno del bouncing.
“Perdiamo parte del venerdì provando a capire se il bouncing si manifesta, cambiando le altezze o gli assetti, quando invece dovremmo poter scendere in pista già in FP1 con una base solida, per poi concentrarci su pneumatici e bilanciamento. Ma ci ritroviamo sempre un passo indietro, e questo rende tutto ancora più complicato nei weekend sprint”, ha detto.