GP Brasile, Leclerc: “Non puoi curvare come se nessuno fosse all’interno”

Leclerc non ha esentato Antonelli da colpe per l'incidente che lo ha portato a ritirarsi in Brasile
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, Brasile 2025

Una gara da dimenticare, quella del Brasile, per Charles Leclerc. Il monegasco, che con una gran qualifica era riuscito a piazzarsi in terza piazza sulla griglia di partenza, ha dovuto ritirarsi per un contatto con Antonelli nelle prime tornate.

Alla ripartenza dalla safety car causata dal ritiro di Bortoleto, il monegasco, assieme a Piastri, ha tentato l’attacco su Antonelli. L’italiano, partito male, si è trovato stretto in una morsa a curva 1: finito a contatto con Piastri, Kimi è carambolato sulla vettura dell’incolpevole Leclerc, che aveva lasciato spazio più che a sufficienza al proprio interno.

I danni alla sospensione anteriore sinistra della SF25 lo hanno così costretto al prematuro ritiro.

Le parole di Leclerc dopo il GP del Brasile

“Sono d’accordo sul fatto che abbiamo delle regole, e gli Stewards cercano sempre di fare il loro meglio e di rispettare le regole e capire chi è ad avere la colpa”, ha esordito Charles quando gli è stato chiesto chi reputasse colpevole per l’incidente

“Ma in questo caso credo che Kimi sapesse che Oscar fosse all’interno. Sì, non erano affiancati, che è quello che c’è scritto nelle regole, ma non puoi fare una curva come se nessuno fosse all’interno, se c’è qualcuno all’interno, a prescindere da quanto è lontano”.

“Per me la colpa è più un 50/50 tra Kimi e Oscar, non credo che Oscar meritasse tutta la colpa. Ma alla fine a me non cambia molto, perché è stata la fine della mia gara, quindi è molto frustrante”.

A Leclerc è stato infine chiesto quale sarebbe stato l’obiettivo in caso di gara lineare: “Non so se c’era la possibilità di ottenere qualcosa di più di un podio, ma sicuramente si poteva arrivare a podio. Quindi è un peccato”, ha concluso.