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FP2 Monaco, l’analisi della telemetria di Leclerc e Piastri

A Monaco nelle FP2 sono Leclerc e Piastri a farla da padroni: questa l'analisi della telemetria dei rispettivi giri

La seconda sessione di libere del venerdì a Montecarlo ha confermato quanto emerso nella prima ora di pista: Charles Leclerc è in fiducia, forte di una SF-25 che, pur imperfetta, sembra cucita su misura per l’asfalto cittadino di casa. Dietro di lui, Oscar Piastri continua a crescere giro dopo giro, seguito da un ritrovato Lewis Hamilton. La telemetria ci racconta questi giri.

FP2 Monaco, telemetria: Leclerc VS Piastri

Provided by: Pitwall Data

Ferrari domina il primo settore, McLaren si riprende la scena nel T2

Leclerc domina il primo settore, sfruttando la grande efficienza in trazione della sua SF-25. In uscita dalla Sainte Dévote, la Ferrari è più efficace della McLaren: anticipa la fase di frenata e riesce a portare più velocità in percorrenza, grazie a buon equilibrio trovato al posteriore. La trazione eccellente consente a Leclerc di guadagnare metri preziosi già nel breve allungo verso Massenet.

Piastri si rifà tra curva 3 (Massenet) e curva 5 (Mirabeau Haute): qui la MCL39 mostra grande prontezza all’anteriore nei cambi di direzione. Il pilota australiano sfrutta bene l’inserimento e paga poco in fase di uscita. Tra la discesa del Loews e la zona più lenta del tracciato (curve 6-8), la Ferrari mette poi in mostra i suoi limiti: le difficoltà in rotazione obbligano Leclerc a prolungare la frenata e ritardare l’accelerazione, situazione ben visibile anche alla chicane del porto, dove paga fino a tre decimi in ingresso.

Leclerc bene al Tabaccaio

Il terzo settore è nuovamente a favore di Leclerc. Il tratto veloce e stretto del Tabaccaio mostra una Ferrari ben piantata sull’asfalto, in grado di mantenere l’acceleratore aperto con una percentuale superiore del 20% rispetto alla McLaren. Qui entra in gioco il carico aerodinamico e un avantreno più rigido, elementi che permettono a Charles di fare la differenza.

Nel tratto finale, però, si riaffaccia il compromesso Ferrari: per gestire il sottosterzo, Leclerc è costretto ad anticipare la frenata, ma riesce a compensare ancora una volta in trazione, grazie a un bilanciamento molto efficace sul posteriore.

Quel che ci viene da dire in conclusione è che resta la McLaren la favorita in vista delle qualifiche. La MCL39 risulta nel complesso la più equilibrata nel corso dell’intero giro, e con dei piloti forse meno “appesi ad un filo” di quanto non lo sia Leclerc con la sua SF-25. Come visto già nelle prime due sessioni di libere però, guai ad escludere il monegasco dalla lotta al vertice.