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FP2 Canada, Piastri: “Giornata complicata, ma non allarmiamoci”

Un Oscar Piastri realista, quello che si è presentato alle interviste dopo un complicato venerdì per McLaren in Canada

Quello del GP del Canada è stato senza troppi dubbi il venerdì più difficoltoso affrontato da McLaren finora quest’anno. Il team di Woking, in particolare nel corso della prima sessione di libere, si è ritrovato con una vettura non bilanciata e spesso incline alla perdita di grip sul posteriore.

Più volte sia Norris che Piastri hanno dovuto prendere la via di fuga proprio per via dell’instabilità al retrotreno, in particolar modo in entrata dell’ultima chicane.

I problemi si sono poi attenuati col passare dei minuti, con una MCL39 che è sembrata tornare sui propri livelli nel finale di FP2. Norris ha chiuso secondo a pochi millesimi dal leader Russell, mentre è sembrato più in difficoltà Oscar Piastri, solo sesto e staccato di quasi mezzo secondo dalla testa.

“La giornata è sicuramente finita meglio di come era iniziata, ma penso che ci siano ancora dei miglioramenti da fare,” ha ammesso l’australiano nelle interviste post-sessione. “È stata una giornata un po’ complicata, stiamo cercando di trovare la giusta finestra della macchina. Penso che ci stiamo arrivando, ma dobbiamo ancora trovare qualcosa in più”.

“La competizione sembra serrata, e anche solo capire quali gomme usare è una discussione interessante al momento, quindi vedremo sicuramente come trovare qualcosa in più domani.”

Oscar Piastri, McLaren F1 Team, Canada 2025 - Pirelli Media
Oscar Piastri, McLaren F1 Team, Canada 2025 – Pirelli Media

Piastri e il tema aggiornamenti in Canada

Piastri ha parlato anche degli aggiornamenti portati dal team in Canada, su un tracciato che raramente è utilizzato per testare nuovi pezzi: “Penso che i nuovi aggiornamenti abbiano fatto quello che ci aspettavamo, ma spero che riusciremo a trovare ancora qualcosina in più in vista di domani.”

“Penso che abbiamo fatto un buon passo avanti dalla FP1 alla FP2, e ora dobbiamo solo cercare di fare ancora lo stesso passo, immagino. Nessun campanello d’allarme, stiamo solo cercando di portare la macchina nella finestra giusta – e anche me stesso”, ha concluso.