Il format più atteso del weekend arriva anche per la Formula 3! Nel corso dell’articolo saranno valutati tutti i 30 piloti per quanto fatto nel corso del weekend dell’Austria.
Sul tracciato dello Spielberg Nikola Tsolov si è dimostrato indubbiamente il più in palla, portando a casa la pole e poi la vittoria in feature race, quantomeno in pista.
ll bulgaro è stato poi squalificato per ragioni tecniche, ma la sua prestazione in questi tre giorni lo erge senza ombra di dubbio a rivale numero 1 di Camara per il titolo. Ecco dunque le pagelle della Formula 3 al termine del fine settimana in Austria.
F3 Austria: I voti dei primi in classifica
Rafael Camara, 5.5. Il dominatore della categoria si rende protagonista di un weekend mogio. P7 in qualifica, che tutto sommato non è male considerata l’imprevedibilità del circuito. Deludente la sprint race, col brasiliano che si è dimostrato non solo inoffensivo, ma anche costretto a difendersi dagli attacchi dei piloti alle sue spalle. Parte a tuono nella Feature Race, ma viene fregato dalle sue stesse gomme, troppo usurate. Tutto tranne che brillante.
Nikola Tsolov, 10. Weekend semplicemente perfetto. Pole position, terzo nella Sprint Race partito 12° e vittoria mai in discussione nella Feature Race. L’usura eccessiva del plank, causa della squalifica, non cancella il dominio mostrato in pista.
Tim Tramnitz – Martinius Stenshorne – Mari Boya, 9. Meritano di essere insieme in queste pagelle perché sono stati un trenino unico per tutto il weekend, qualifiche comprese. Posizioni di partenza tremende (rispettivamente, P17, P15 e P14). Poi delle grandi rimonte in entrambe le gare. La ciliegina sulla torta è il podio, composto da loro tre dopo la squalifica di Tsolov, in Feature Race. Bravi.
Noah Stromsted, 7. Piazza un giro in qualifica che vale la terza posizione e che è oro colato. Stare davanti a Camara non è semplice. Rompe l’ala nella Sprint (non per colpa sua) e perde terreno nella gara lunga per l’usura delle gomme. Ottiene pochi punti, ma si risolleva in termini di passo dopo dei weekend non all’altezza.
Alessandro Giusti, 6.5. La qualifica in top 10 gli permette di ottenere il suo secondo podio in stagione nella Sprint Race. Un po’ in ombra nella gara più lunga, ma tutto sommato ha portato a casa buoni punti.
Pagelle Formula 3: il gruppo degli inseguitori
Tuukka Taponen, 3. Prossimamente ospite a “Chi l’ha visto?”. Scomparso in qualifica, centrato nella Sprint, totalmente anonimo nella Feature Race. Prima di questo weekend era tra i primi 5 in classifica; gli tocca cambiare immediatamente marcia se vuole tornarci.
Callum Voisin, 7.5. Finalmente ritrovato. Da Imola si era spento, salvo un quarto posto a Monaco. Il voto è alto anche perché è riuscito a condurre un fine settimana lineare. Sempre nella Top 10 e abile nel corpo a corpo.
Santiago Ramos – Roman Bilinski, 4. Faranno compagnia a Taponen a breve. 16° e 18° in qualifica, recuperano qualche posizione nella Sprint Race ma mai in lotta per i punti. Ramos ultimo (con evidenti problemi) nella gara lunga, Bilinski disperso in P25. Urge ritrovare il passo.
Theophile Nael, 5.5. Non proprio un brutto weekend, perché riesce a rimontare dalla P19 in entrambe le gare. Non arriva mai a punti, se non per le squalifiche di Tsolov e Van Hoepen. Però manca il passo, soprattutto in qualifica, e purtroppo non è la prima volta.
Laurens Van Hoepen, 6. Mette insieme un giro tanto veloce da andare a far compagnia a Taponen in fondo alla griglia. Poi guadagna 10 posizioni nella Sprint e finisce addirittura a punti nella Feature Race. Poi la squalifica. Povero ragazzo.
Tasanapol Inthrapuvasak, 7. P5 in qualifica per il thailandese, P4 nella Sprint Race. Stava andando tutto benissimo, era un weekend da 9. Così decide di mandare tutto alle ortiche stallando in partenza e finendo 17°. Certo, non sempre va tutto bene, ma poteva raccogliere molto di più.
Pagelle Formula 3 Austria: il centro del gruppone
Charlie Wurz, 7. Nel weekend di casa, il ragazzo non sfigura, anzi si ritrova. Buona qualifica in P10, che sfrutta molto bene nella gara lunga cogliendo un ottimo 6° posto. Centrato da Badoer nella Sprint Race mentre era comodamente terzo. Resta la Trident più lenta, ma dà segni di miglioramento.
Ivan Domingues, 4. Dopo un fine settimana stellare a Barcellona, torna nei bassifondi e scompare. Un vero peccato, ma a Spielberg non aveva passo.
Ugo Ugochuckwu, 8. Finalmente in palla. Miglior qualifica della stagione in P8. Ottiene un podio che sarebbe valso oro, se non fosse stato per una penalità che l’ha portato in P16. Domenica non si arrende e continua a spingere, arrivando ai piedi del podio. Sarà per la prossima volta. Intanto, bravissimo.
James Wharton, 7. Vittoria nella Sprint Race per l’australiano che incide il suo nome nell’albo d’oro della categoria. Tiene dietro Giusti senza problemi. Sgomita e non poco nella Feature Race, finendo però 14°. L’unico a mettere punti in saccoccia in casa ART.
Bruno Del Pino, 4. Incredibile. Fa una qualifica sbalorditiva, 4° posto e speranze accese. Poi cestina tutto: centra Benavides nella Sprint e stalla in partenza come Inthrapuvasak. Dalle stelle alle stalle.
Louis Sharp, 4.5. Non all’altezza degli ultimi weekend. Prende una botta allucinante nella Sprint Race ed è costretto a spegnere la macchina. Per il resto, decisamente in ombra.
Matias Zagazeta, 4.5. È ormai chiaro a tutti che DAMS stia navigando in acque burrascose. Lui ci prova ma non riesce a schiodarsi da quella zona.
Noel Leon, 5.5. Non prende la reverse pole per un millesimo, poi va a punti nella Sprint e li sfiora nella gara di domenica. Ci si aspettava che fosse il pilota Prema più veloce. In questo weekend, in termini di velocità, risulta il più lento dei tre.
I voti del fondo della classifica
Christian Ho, 4. Tira una sberla devastante a Taponen al secondo giro della Sprint. Quello resta l’unico highlight del suo fine settimana austriaco.
Brad Benavides, 7. Qualifica da 10. Centra una prima fila letteralmente mostruosa, dato il team per il quale guida. Incolpevole nel contatto della Sprint. Poi a gambero nella Feature Race, in cui comunque raccoglie i primi punti. La media delle tre sessioni è un 7 spaccato. Bravo.
Jesse Carrasquedo, 6. Al suo secondo weekend, non riesce chiaramente a lottare per i punti. Ottiene dei piazzamenti abbastanza buoni nelle gare, per cui tutto sommato è una prestazione sufficiente.
Gerrard Xie, 4. Penultimo davanti a Johnson (debuttante) in qualifica. Mai inquadrato, mai vicino alle zone che contano. Bocciato, ancora
Brando Badoer, 3.5. Siamo davanti ad un caso complicato. Poteva essere il weekend della redenzione. La P9 in qualifica ha fatto sperare. E poi, da gol a porta vuota ad autogol clamoroso. Centra Wurz al sabato e rompe la sospensione domenica. Doppio ritiro. Male, molto male.
James Hedley, 4. Ironica (e inutile) la squalifica dalla Sprint Race dopo essere arrivato 20°. Paradossalmente è stato l’unico motivo che gli ha dato un minimo di notorietà in questo weekend di anonimato.
Nikita Johnson, 5. Chiamato a raccogliere momentaneamente l’eredità di Lacorte, non delude le aspettative e prende una penalità durante le prove libere. Non sfigura al debutto, recuperando molte posizioni in gara. Viste le difficoltà di DAMS, non poteva aspettarsi di più.
Nicola Marinangeli, 4. Non ci siamo. Difficile da commentare, superato a destra e a sinistra da tutti. 18° nella Sprint su 21 arrivati al traguardo. La stagione si fa sempre più complicata. AIX Racing quest’anno ha fatto fuori altri piloti per molto meno; potrebbe essere questione di tempo anche per l’italiano.