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FIA, dietrofront sugli skid block: confermata la specifica in titanio

Dopo l'esperimento delle libere in Spagna, la FIA ha annunciato che la specifica di skid block obbligatoria resterà quella in titanio

Per mano della stessa FIA è di recente arrivato un comunicato relativo alla questione skid block. Nel corso del fine settimana di Barcellona, la Federazione aveva imposto di testare una nuova specifica di pattino, realizzato in acciaio inox e non, come di consueto, in titanio.

Quest’ultimo materiale, oltre ad essere più leggero, è anche il componente responsabile delle scintille che generano le vetture quando il fondo tocca a terra alle alte velocità.

Questo effetto, di natura puramente scenica, ha causato più di qualche problema nei tempi recenti. Nel corso del weekend di Suzuka infatti, le scintille innescarono pericolosi principi d’incendio nelle zone erbose a bordo pista, secche per via delle poche piogge.

Da qui, per l’appunto, l’idea della FIA di testare un nuovo tipo di materiale, al fine di minimizzare la quantità di scintille generate. Le squadre si erano però dette da subito scettiche in merito al cambiamento, per via del maggior peso della nuova specifica e per i costi di produzione extra da far rientrare nel budget cap.

“A seguito dell’analisi delle prove con lo skid block in acciaio inossidabile a Barcellona, la FIA ha rivisto il piano di implementazione descritto nella TD015”, si legge nel comunicato della Federazione., riportato da The Race. “I pattini in titanio resteranno il materiale obbligatorio per il resto della stagione”.

“Tuttavia, alle squadre è richiesto di avere a disposizione skid block in acciaio inossidabile a tutti gli eventi, poiché potrebbero diventare obbligatori nel caso si verifichino nuovi episodi di incendi sull’erba come quello visto a Suzuka a inizio anno”.

“Ulteriori test con skid block in acciaio inossidabile saranno condotti in eventi selezionati nel corso della stagione per supportare ulteriori valutazioni”.