Quello delle altezze da terra è stato il problema che ha impedito a Ferrari di lottare per le posizioni di assoluto vertice in questa prima parte di 2025.
La Rossa ha “scoperto” il problema dell’usura del plank solo nel corso del weekend inaugurale dell’Australia. Nel corso delle FP2 c’era infatti stata la grande illusione di una SF25 super competitiva, poi seguita dalla grande delusione delle qualifiche.
Per la prima volta, anche il team principal della Ferrari Fred Vasseur ha ammesso in modo limpido il problema: “Negli ultimi tre o quattro fine settimana siamo riusciti a ridurre il divario a due decimi”, ha esordito il francese in una recente intervista rilasciata ad Auto Motor und Sport.
“All’inizio della stagione abbiamo avuto molti grattacapi con la gestione in pista. Ci sono stati problemi di qualità, poi le squalifiche. Abbiamo perso un po’ la rotta”.
“Dipende tutto dai dettagli, e le qualifiche a Budapest ne sono state un ottimo esempio. Se ti concentri sulle cose sbagliate, perdi terreno immediatamente. Se Charles (Leclerc) fosse stato due decimi più lento, sarebbe arrivato sesto invece che primo. È molto arduo capire cosa sia rilevante in ogni istante per essere veloci”.
Vasseur ammette i problemi di altezze da terra
“La McLaren è straordinaria nella gestione degli pneumatici, in particolare sul bagnato o con il caldo. Le squalifiche (a Hamilton e Leclerc in Cina) ci hanno un po’ messo sottosopra i programmi. Abbiamo dovuto mantenere un margine di sicurezza per quanto riguarda l’altezza dal suolo“, ha ammesso Vasseur.

“Come sappiamo bene, queste monoposto sono estremamente sensibili all’altezza da terra. Ogni millimetro corrisponde a una posizione sulla griglia di partenza. Se non hai il totale controllo dell’altezza del veicolo, questo pregiudica la competitività della vettura. Per sistemare il problema, perdi la concentrazione su altre cose. La preparazione delle gomme per le qualifiche, i giri di riscaldamento e così via”.
“Tutto ruota attorno alla stabilità della piattaforma aerodinamica. Da due anni poniamo molta più attenzione alla guidabilità e alla prevedibilità che non al carico aerodinamico puro“.
“Il passo più importante che abbiamo compiuto in questo senso dal 2023 è stato a Monza, l’anno scorso. In questo modo il pilota può ricavare di più dal pacchetto. Se non è sicuro di come si comporta la vettura, si è troppo distanti dal limite”, ha concluso Fred, che si è poi spostato sul tema della recente crisi di Lewis Hamilton.