Sarà una settimana intensa e decisiva per la Scuderia Ferrari quella che si apre il 14 luglio, con una doppia giornata di test privati sul circuito del Mugello, in programma il 16 e 17 luglio, una pista particolarmente apprezzata per le sue caratteristiche tecniche probanti per le vetture.
Tra le novità riguardanti le sospensioni, come appreso e riportato dal sempre informatissimo Nicola Castiglione di Selezione Nazionale Piloti su Racing Time, ci saranno le nuove cover dei braccetti della sospensione posteriore, parte di un aggiornamento che cambierà anche le vesti di questo importante componente, permettendo di valutare a fondo il comportamento dinamico e aerodinamico della monoposto in quella zona.

Cosa cambia nella nuova sospensione posteriore?
Il cuore dell’aggiornamento risiede nello spostamento del punto di attacco anteriore del triangolo superiore della sospensione posteriore. Questo elemento sarà posizionato più in avanti rispetto alla configurazione attuale, con effetti rilevanti sia sul piano dinamico che su quello aerodinamico.
Effetti meccanici
Il nuovo layout modifica la cinematica dell’asse posteriore, influenzando il modo in cui la monoposto assorbe le forze longitudinali e laterali durante frenata, inserimento e trazione. Si punta a un comportamento più progressivo e stabile nei cambi di direzione e nel lento, aumentando la precisione e la prevedibilità del retrotreno in condizioni limite.
Effetti aerodinamici
Contestualmente al cambio meccanico, verranno introdotte nuove cover nella zona sospensiva, studiate per mantenere l’efficienza del flusso aerodinamico nella parte bassa della monoposto. L’obiettivo è preservare la pulizia del flusso verso il diffusore e i gruppi alari posteriori, garantendo un bilanciamento aerodinamico più coerente lungo tutto l’arco del giro.
Debutto possibile già a Spa
Se i riscontri ottenuti al Mugello dovessero confermare i risultati attesi, la nuova sospensione posteriore potrebbe debuttare già nel prossimo GP del Belgio. Il tracciato di Spa-Francorchamps, con il suo mix di curve ad altissima velocità e sezioni lente, rappresenta un contesto perfetto per testare l’ampliamento della finestra operativa della SF-25.
Questa modifica permetterebbe infatti di adottare setup meno estremi, non più sbilanciati verso l’efficienza nelle curve veloci o la trazione nei tratti lenti, migliorando così il compromesso globale tra le due esigenze. Il risultato sarebbe un potenziale guadagno sia in qualifica che sulla gestione gara.









