Victor Martins stravince la Feature Race F2 Qatar. Un avvio fulmineo gli consente di prendere la leadership, e conduce tutta la corsa senza mai lasciarla

Ma la festa è tutta per Leonardo Fornaroli. L’italiano vince il titolo della Formula 2 con un round d’anticipo. Il debuttante italiano, campione di Formula 3 2024, si riconferma il migliore in assoluto.

A podio anche Dunne, mentre Lindblad sfrutta la Safety Car per risalire. Inutili le buone rimonte di Browning e Crawford nel tentativo di rimandare il mondiale ad Abu Dhabi.

La cronaca della gara

A seguito della penalità ricevuta, Oliver Goethe scala di tre posizioni e cede la pole position a Fornaroli, a cui si affianca Martins. Dietro di loro, accanto al tedesco di MP, c’è Roman Stanek. Dunne si accoda a loro, mentre Crawford e Browning si schierano nuovamente in fondo.

Scatta benissimo il francese, che si prende la leadership, mentre l’irlandese sale in P4. Villagomez fa a sportellate con Verschoor e il messicano ha la meglio. Buona di nuovo la partenza di Tsolov.

Montoya si riprende la posizione persa ai danni del bulgaro al terzo giro di gara. Wharton, partito bene, scavalca anche Browning, che continua a scivolare indietro. Crawford ancora 15°.

Errore di Durksen sull’ultima curva, mantiene incredibilmente il controllo della vettura ma ovviamente perde la posizione su Villagomez. Intanto, al giro 4 della Feature Race F2 Qatar i piloti con le gomme soft iniziano a faticare.

Dunne passa anche Stanek e si porta sul gradino più basso del podio. Ora l’irlandese si lancia all’inseguimento dell’italiano. Nel frattempo Martins scappa via. Iniziano a funzionare di più le gomme dure, soprattutto per Beganovic che entra in Top 10.

Entrano ai box al giro 7 Fornaroli, Dunne, Montoya, Verschoor, Durksen e Miyata. I piloti escono esattamente nell’ordine in cui sono entrati. Nel frattempo, Goethe si libera di Stanek. Al giro successivo rientra anche il leader della corsa, seguito da Goethe, Stanek, Villagomez e gli altri con le soft.

Martins esce davanti a tutti, e si ristabilisce l’ordine precedente ai pit stop. Sorpasso magnifico di Verschoor su Villagomez, mentre è costretto a ritirarsi Miyata. Probabile penalità per Tsolov e Dunne per unsafe release.

Beganovic, ora in testa alla corsa, inizia a macinare giri veloci consecutivi. Fornaroli nel frattempo sta cercando di ricucire il gap con il leader virtuale della corsa. L’olandese di MP continua a volare e si libera anche di Stanek. Dopodiché, la corsa si calma dopo dei primi giri scoppiettanti.

Browning sale in una virtuale P3 superando finalmente Bennett. Ma arriva un colpo di scena: si pianta Oliver Goethe per un problema al motore. Una sfortuna incredibile per il pilota tedesco, virtualmente quarto. Non c’è nulla da fare: Safety Car.

Questa situazione va a sfavorire terribilmente i piloti che sono rimasti fuori con le gomme dure. Lindblad decide di rientrare, così come Maini e Shields, ed esce virtualmente terzo, dietro a Martins e Fornaroli. Deve però fare metà gara con le soft: riuscirà nell’impresa di andare a podio?

Si riparte subito, ma arrivano 5s di penalità per Tsolov e Dunne. Gli unici con le gomme dure cercano di fare il vuoto sugli altri. Ma Martins ha già recuperato la coda del gruppo dei primi.

Mancano solo 10 giri al termine, e le posizioni sono rimaste invariate. Crawford affonda la staccata su Minì e lo passa, tentando disperatamente di rimandare la festa mondiale ad Abu Dhabi. I piloti con gomme hard cercano di allungare il più possibile il proprio stint.

Dunne ci prova di nuovo su Lindblad, ma il pilota inglese difende egregiamente. Intanto, il piano di Fornaroli è chiaro: attaccare dopo che entrino ai box i piloti rimanenti. L’attacco dell’irlandese riesce al giro successivo.

A cinque giri dalla fine rientra Beganovic, mentre gli altri aspettano ancora. Esce ben davanti a Crawford, e ha buone possibilità di ottenere punti preziosi. Anche Van Hoepen entra ai box, mentre Browning e Bennett attendono fino all’ultimo istante.

Stenshorne porta fuori Villagomez, e ne approfitta Crawford per recuperare un’altra posizione. Browning rientra alle spalle del compagno, nell’ultima posizione valida per i punti. Fornaroli tenta di tenere sotto pressione il francese davanti a lui.

Ma vince Martins, con Fornaroli secondo e Dunne a podio. Lindblad e Montoya completano la Top 5. Poi Verschoor, Tsolov, Stanek, Beganovic e Browning. La P11 di Crawford consegna matematicamente il titolo a Leonardo Fornaroli.

Feature Race F2 Qatar: classifica finale