Nikola Tsolov sfrutta a pieno il potenziale della sua Campos e la porta per la prima volta in pole al Ring, mentre Camara, rimasto bloccato nel traffico all’ultimo tentativo scatterà dalla settima piazza nella gara di domenica, il bulgaro ha un’occasione d’oro per provare a chiudere il gap di 24 punti che lo separa dal brasiliano.
Recap della sessione:
Se la sessione di prove libere di stamattina è stata continuamente interrotta da bandiere rosse a causa dei vari testacoda, lo stesso non si può di certo dire per le qualifiche, che dal primo all’ultimo minuto sono state super tirate, come testimonia il gap tra P1 e P2 di poco superiore al decimo di secondo.
Durante la prima metà della sessione sembrava chiaro che sarebbe stata lotta a due per la pole, tra i primi due piloti in classifica: Rafael Camara e Nikola Tsolov, con il secondo che aveva ricominciato proprio da dove aveva lasciato questa mattina, dalla prima piazza, e un Camara determinato ad almeno fargli sudare il risultato finale.
A mostrare un gran passo nella prima metà sono stati in realtà tutti i piloti dei team Campos e Prema, che hanno occupato 6 delle prime 7 posizioni per un periodo della sessione, mentre sembravano esserci delle difficoltà per Stromsted e Taponen, entrambi autori di piccole escursioni in ghiaia tra secondo e terzo settore.
Appena prima della metà sessione si fanno notare anche le 3 vetture di MP motorsport, con Tramnitz in P2, Giusti in P3 e Del Pino in P8, mentre Boya, partito a fionda a inizio sessione, pian piano è scivolato in diciassettesima posizione.

Una seconda parte di qualifica tiratissima
A circa 10 minuti dalla bandiera a scacchi tutti tornano in pista a caccia del giro perfetto, con Camara che si prende di forza la prima piazza con un gran giro. L’entusiasmo per il pilota Trident dura poco: ci pensa Tsolov qualche secondo dopo a stampare due giri consecutivi che si riveleranno inarrivabili per chiunque altro. Il cronometro recita 1:20,743; troppo per tutti gli altri.
Dietro di lui però la battaglia per la prima fila non si ferma affatto e nelle battute finali vede salire in seconda piazza Benavides con un giro tanto bello quanto inaspettato, ai danni di Stromsted che vede sfumare la prima fila per soli 2 millesimi.
Chiudono la top 10, racchiusa in appena 2 decimi, un grande Del Pino, Inthraphuvasak, Voisin, Camara, che non ha potuto terminare il suo ultimo tentativo a causa del traffico eccessivo nel secondo settore, Ugochukwu, il nostro Badoer e il pilota di casa, Charlie Wurz. Solo P28 per l’altro italiano Nicola Marinangeli.
Di seguito la classifica finale:
