Nulla da fare per gli altri, Arvid Lindblad oggi è stato di un’altra categoria, sessione dominata, 2 punti, e pole position per la feature race di domenica dopo aver primeggiato anche nella sessione di prove libere. Dietro di lui staccato più di 2 decimi troviamo Montoya, autore di una grande qualifica con la sua Prema, Maini chiude la top 3; Browning, leader del mondiale chiude la qualifica in P8, con i suoi principali rivali, Dunne e Fornaroli rispettivamente in P5 e P10. Chiudono fuori dalla top 10 Beganovic, poleman a Imola, e un deludente Minì, solo diciottesimo.

Sessione regolare al Montmelò che vede per il primo colpo le 22 vetture divise perfettamente in 2 gruppi da 11; del primo “gruppo” a spuntarla è Fornaroli che stampa un 1:25,7 che lo vedeva provvisoriamente in P1, questo fino all’arrivo dell’uragano Lindblad che spazza via tutti e la mette in pole, che manterrà fino alla fine.

A poco meno di 5 minuti dalla fine si rilancia tutto il gruppone e gli unici che sembrano poter impensierire il diciassettenne britannico sono Maini e Montoya, con quest’ultimo che per qualche istante gli ruba il primato, ma con un ultimo giro da manuale Arvin si riprende ciò che non è mai stato in discussione: fa segnare un 1:25,180, più veloce di tutti in tutti e tre i settori e 280 millesimi rifilati al secondo, dominio assoluto.

Dietro di lui appunto ci sono Montoya e Maini, seguiti da Stanek, Dunne e Verschoor, con l’irlandese che dovrà scontare però una penalità in griglia sia nella sprint che nella feature race; chiudono la top 10 Crawford, Browning, Durksen e Fornaroli, che scatterà dalla pole position domani in vista dell’inversione di griglia della sprint. Delude Minì che non riesce a far meglio della P18, staccato più di un secondo dal tempo della pole, weekend in salita per lui dopo quanto di buono ha fatto vedere nelle prove libere.

Di seguito i risultati finali: