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F2 Monza: prima gioia per Browning, ma quante safety car!

Browning si aggiudica il primo successo in categoria, chiudono il podio Durksen e Marti, in una feature race ricca di botti e battaglie.
Luke Browning

È Luke Browning a prendersi i 25 punti al termine della feature race di Monza in F2: il britannico ha dominato la gara dopo essere partito dalla pole position, mentre alle sue spalle è successo di tutto tra incidenti, sorpassi e safety car.

Una vittoria, questa, che lo rilancia anche in ottica campionato: ora il pilota Hitech occupa la seconda posizione in classifica, anche grazie ad un week-end sottotono per i rivali Verschoor e Crawford.

Recap della Feature Race di Formula 2

Allo stacco della frizione il pole sitter Browning è impeccabile, mentre lo stesso non si può dire per Kush Maini che scatta al suo fianco. L’indiano è costretto a cedere il passo sia a Goethe che a Stanek; Partenza così così anche per il leader del campionato, Leonardo Fornaroli, che perde due posizioni, scalando in P10.

Continua il calvario per Maini, che in curva 1 viene attaccato da Arvid Lindblad: i due arrivano al contatto nel cambio di direzione e ad avere la peggio è il pilota DAMS, costretto a passare in ghiaia e a vedere svariate posizioni.

Davanti a tutti Ollie Goethe si fa sempre più ingombrante negli specchietti di Luke Browning: il sorpasso per la leadership arriva al quarto giro, mentre a centro gruppo Fornaroli, orfano di un end-plate a causa di un contatto con Martins, fatica a trovare un buon passo e viene superato per la P10 da Dino Beganovic.

Oliver Goethe, 2025 pre-season tests, Barcelona

Qualcuno ha detto Safety Car?

Ecco che al settimo giro Ollie Goethe, e Jack Crawford inaugurano il valzer dei pit stop: i due sono seguiti nel giro successivo da Verschoor e Meguetonif. Ecco che dopo le loro soste arriva la prima safety car di giornata, che avvantaggia tutti gli altri piloti dello schieramento, che avevano deciso di posticipare leggermente lo stop.

A causare l’ingresso della vettura di sicurezza è un gran botto di Alex Dunne all’Ascari, causato da Arvid Lindblad, che esagera in staccata e a ruote fumanti lo colpisce nel retrotreno.

Alla ripartenza succede di tutto: Browning rallenta – forse un po’ troppo – per compattare il gruppo; nelle retrovie Shields non riesce a frenare in tempo e per evitare contatti finisce nell’erba. A curva 1 Arvid Lindblad è di nuovo protagonista in negativo.

Esattamente come aveva fatto qualche giro prima, l’inglese arriva in staccata a ruote completamente bloccare, e colpisce l’incolpevole Roman Stanek in curva 1. Il ceco, autore fin lì di un ottima gara che lo vedeva in P2, deve ritirarsi. Stavolta però arriva il ritiro anche per il pilota Campos, non proprio in giornata. Nel caos di curva 1 anche Martins finisce in testacoda dopo un contatto con Minì ed è costretto al ritiro.

Arvid Lindblad

La corsa viene nuovamente neutralizzata dalla seconda Safety Car di giornata, che rientra al giro 14, e stavolta non fa nemmeno in tempo a parcheggiarsi, perché mentre Durksen si prende la testa della corsa, nelle retrovie Meguetonif cerca di evitare contatti in curva 1, ma così facendo si gira, pizzica il muro esterno e rimbalza nella via di fuga. Nulla da fare per lui: è ritiro, ma soprattutto, è di nuovo Safety Car.

Un finale aperto, ma non per la vittoria

Il resto della gara procede senza ulteriori interruzioni; in ripartenza Fornaroli va lungo in curva 1, perdendo la quinta piazza a vantaggio di Crawford, mentre al giro 19 ecco che Browning completa la manovra decisiva ai danni di Durksen, portandosi in testa. Alle sue spalle Fornaroli si rimette davanti al pilota DAMS grazie al DRS sul rettilineo principale.

Nelle retrovie Richard Verschoor tenta di rimettere in piedi la sua gara con una disperata rimonta, portandosi in zona punti, mentre poco davanti anche Beganovic si accende, passando in serie prima Goethe per la P8, poi Crawford, e il pilota di casa, Minì. arrivando anche alle costole dell’altro padrone di casa, Leo Fornaroli.

A 3 giri dalla fine si accende la lotta per la terza piazza, che vede incredibilmente Villagomez. Ecco però che al giro 28 Pepe Martì ristabilisce il regolare ordine delle cose, attaccandolo e portando a casa il sorpasso che vale la P3.

Lo stesso Villagomez ora deve anche guardarsi le spalle dal rientro di Fornaroli, che all’ultimo giro fa un pensierino a ricreare il sorpasso che gli valse il titolo in F3 lo scorso anno. Decide però di starsene buono in P5, con Beganovic che per soli 77 millesimi non lo beffa alla bandiera a scacchi.

A vincere è Luke Browning, autore di una gara dominante, con oltre 3 secondi di vantaggio sugli inseguitori, ma che soprattutto lo porta in P2 in classifica.

Chiudono il podio un ottimo Durksen, che nel finale resiste agli attacchi di Martì, terzo al traguardo. Chiudono la zona punti Villagomez, Fornaroli, Beganovic, Minì, Verschoor, Montoya e Bennett. Solo P11 per Crawford, pesante 0 in ottica campionato. DNF per Dunne, Shields, Stanek, Lindblad, Martins e Meguetonif.