Con sole sette gare rimaste prima del termine della stagione corrente, è inevitabile che l’attenzione di appasionati ed addetti ai lavori inizi a spostarsi verso quella che sarà una delle rivoluzioni regolamentari più importanti della storia della F1.

Come noto, a partire dal 2026 saranno rivoluzionate praticamente tutte le aree chiave di una monoposto di Formula 1: la power unit, l’aerodinamica ed il telaio.

Se dal punto di vista telaistico risulta ancora difficile fare previsioni su quale possa essere il team più avanti rispetto agli altri, si è invece speculato tantissimo in merito alla questione motori.

L’opinione comune nel paddock è che il team messo meglio sia la Mercedes, che già nel 2014 aveva sfruttato il cambio regolamentare per aprire un ciclo vincente, durato fino al 2020.

Tra i sostenitori di quest’ipotesi, negli ultimi giorni, si è aggiunto anche Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo, che per tutta l’estate era stato accostato al team di Stoccarda, ha ammesso che Red Bull potrebbe trovarsi in ritardo rispetto ai competitor diretti in termini di sviluppo di power unit.

Le parole di Verstappen sul 2026

“L’anno prossimo non sarà facile, naturalmente, con il nostro motore”, ha spiegato Verstappen in un intervento ai microfoni di Sky Germania.

“È un nuovo rischio per la Red Bull. Ma hanno preso un rischio anche quando sono entrati in Formula 1, e non è andata male…”

“Credo che la Mercedes sarà davanti nel 2026. Sono ancora lì, forti, sono un’azienda di primo livello. Quindi penso che saranno al comando, soprattutto per quanto riguarda il motore. Noi stiamo davvero dando tutto. Spero che saremo vicini, ma naturalmente non lo so”, ha chiosato.