Lewis Hamilton ha concluso in 15ª posizione la Sprint Race del Gran Premio del Belgio, senza riuscire a risalire la classifica.

La gara era già stata compromessa ieri, quando durante la Sprint Qualifying il britannico ha commesso un errore che lo ha relegato nelle retrovie. Tuttavia, come per Charles Leclerc, la Sprint Race è stata una preziosa occasione per testare la nuova sospensione posteriore:

“È stato molto utile fare dei giri. È sostanzialmente la prima volta che guido questo pacchetto sulla lunga distanza, e in parte posso dire che sono molto grato al team per aver portato dei pezzi nuovi con questo aggiornamento. Per me, ieri è stata la prima volta che l’ho guidata.”

“E oggi ho potuto capire meglio anche quali cambiamenti fare per ottimizzare la situazione. Il passo in qualifica era buono ieri, senza gli errori.”

Gli errori in qualifica? Non solo colpa sua per Hamilton

Alla domanda se considerasse i problemi avuti in qualifica come errori suoi, Hamilton si è assunto le responsabilità solo in parte:

“Il primo no, perché fa parte di un problema legato al comportamento della macchina, quindi è più un aspetto tecnico. Il secondo, alla fine, è stato un mio errore: avevo sbagliato le regolazioni e probabilmente ho applicato troppa pressione sul treno posteriore. Quella è chiaramente una mia responsabilità.”

Hamilton ha poi commentato il suo insolito errore:

“Però sembrava quasi che non sapessi come frenare… Ma io ho sempre frenato bene per tutta la mia carriera, quindi non è una questione di abilità. Il bilanciamento, però, è davvero difficile da trovare: avevo sempre sottosterzo in ingresso e poi, in uscita di curva, tutta una serie di reazioni che non vuoi avere.”

“Devo trovare il giusto compromesso tra l’ingresso e la trazione in uscita: è questo che stiamo cercando di ottenere. Non è facile, e non posso promettere nulla adesso, però stiamo lavorando in quella direzione.”