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Dopo il caotico weekend di Austin, il Circus della F1 si sposta in Messico per il ventesimo round della stagione 2025.
Questo fine settimana si corre sul celebre Autódromo Hermanos Rodríguez, nei pressi di Città del Messico, per il secondo round dei quattro consecutivi che si correranno nel continente americano in questo finale di annata.
Entusiasmo è la parola che meglio descrive il weekend messicano: un’atmosfera di festa, dentro e fuori dal paddock, con un pubblico caloroso e appassionato che, negli ultimi anni, complice il passaggio di Sergio Pérez alla Red Bull, ha trasformato l’Autódromo Hermanos Rodríguez in una vera e propria bolgia.
Quest’anno Pérez non sarà in pista, ma i fan avranno comunque modo di intrattenersi con la lotta mondiale, più accesa che mai dopo la tappa di Austin.
Il brutto weekend di Piastri ha infatti favorito il recupero non solo del compagno di squadra Lando Norris, ma anche del campione del mondo in carica Max Verstappen.
L’olandese ha vinto tre delle ultime quattro gare, ed ha ridotto a soli 40 punti il distacco dalla vetta della classifica piloti, con ancora 5 gare e due sprint da disputare.
Sarà interessante poi valutare il ruolo che avranno Ferrari e Mercedes: la Rossa sembra aver ritrovato il passo nella domenica di Austin, mentre il team di Brackley ha dimostrato di potersi inserire tra i migliori, con le condizioni di pista giuste.

In Messico sfida ai limiti dell’estremo
L’Autódromo Hermanos Rodríguez ha ospitato tutte le venti edizioni del Gran Premio del Messico valide per il Mondiale di Formula 1: tra il 1963 e il 1970, tra il 1986 e il 1992, e poi ininterrottamente dal 2015 a oggi, fatta eccezione per il 2020, anno in cui la F1 corse solo su tracciati europei a causa della pandemia di Covid-19.
Il primo layout, lungo circa 5.000 metri, era caratterizzato da un lungo rettilineo seguito da un tornante molto stretto (Hairpin) e da una serie di curve impegnative chiamate “The Esses”, che conducevano alla velocissima curva sopraelevata Peraltada, la quale riportava sul rettilineo principale.
Dal 1986 al 1992 si corse su una versione più corta (4.421 m), senza il tornante iniziale, poi abbandonata dalla F1 e utilizzata da categorie nordamericane.
Dal 2015 è in uso l’attuale configurazione da 4,304 km, con la storica Peraltada sostituita dal suggestivo passaggio all’interno dell’ex stadio di baseball, oggi noto come Foro Sol.

Situato a 2.238 metri di altitudine sul livello del mare, il posizionamento del circuito influenza in modo significativo le prestazioni delle vetture a causa della rarefazione dell’aria (circa il 78% rispetto al livello del mare).
Questo comporta minor resistenza aerodinamica – le monoposto “tagliano” meglio l’aria, raggiungendo velocità superiori a 360 km/h sul rettilineo principale – ma anche minor deportanza, con le vetture che generano meno carico e risultano quindi più instabili in curva.
Per compensare, i team utilizzano configurazioni aerodinamiche da alto carico, simili a quelle di Monaco, pur raggiungendo velocità da Monza.
L’altitudine riduce anche la capacità di raffreddamento dell’auto, poiché l’aria rarefatta dissipa meno calore: motore, freni e batterie tendono così a surriscaldarsi più facilmente. Per questo motivo, le scuderie sono costrette ad aprire di più le pance, i cofani motore e le prese d’aria, al fine di limitare i rischi legati all’affidabilità.
Per il GP del Messico 2025, le monoposto percorreranno 71 giri su un tracciato lungo 4,304 km, per una distanza totale di gara di circa 305,354 km. Il layout attuale prevede 17 curve.

Le curve iconiche del tracciato
- Curve 1-2-3 – Complesso “Moisés Solana”
Subito dopo il lunghissimo rettilineo principale – principale punto di sorpasso del circuito – una sequenza di staccate violente e cambi di direzione mette alla prova la stabilità in frenata e la trazione in uscita, con forte stress sugli pneumatici posteriori. - Curva 6 – Hairpin lento
Una piega a raggio stretto che chiude il primo settore. È cruciale per impostare la velocità nel tratto centrale, dove la precisione e la gestione del grip meccanico diventano fondamentali. - Curve 7-11 – Settore tecnico centrale
Tratto medio-veloce con curve in appoggio e rapidi cambi di direzione, essenziale per trovare il giusto compromesso tra carico aerodinamico e resistenza all’avanzamento. - Curve 12-16 – Foro Sol Stadium
La sezione più iconica e spettacolare: le vetture entrano in un vero stadio, circondate da tribune gremite. Curve lente e tecniche, che richiedono controllo millimetrico del gas e grande trazione in uscita. - Curva 17 – Uscita sul rettilineo principale
L’ultima piega, leggermente sopraelevata, è decisiva per la velocità di punta e spesso determina la possibilità di un sorpasso alla staccata successiva.
La storia recente del GP del Messico
Dal 2015 a oggi, il Gran Premio del Messico ha regalato momenti indimenticabili:
Lewis Hamilton ha conquistato qui il suo quarto e quinto titolo mondiale, rispettivamente nel 2017 e nel 2018, eguagliando prima Vettel e poi Fangio.
Nel 2021, l’idolo di casa Sergio Pérez è diventato il primo pilota messicano a salire sul podio nel proprio GP, in una scena divenuta iconica: il Foro Sol in festa tra cori e bandiere tricolori.

Nel 2023, Pérez ha invece vissuto la delusione più grande: dopo una partenza fulminea e un contatto con la Ferrari di Charles Leclerc in curva 1, è stato costretto al ritiro dopo pochi metri, tra i fischi del pubblico diretti al monegasco.
Statistiche del GP del Messico
- Maggior numero di pole position: Jim Clark – 4
- Pilota con più vittorie: Max Verstappen – 5 (2017, 2018, 2021, 2022, 2023)
- Team più vincente: Red Bull – 5 (seguita da Lotus con 4; Ferrari, McLaren, Mercedes e Williams con 3)
- Record sul giro: 1’14″758 – Max Verstappen (qualifiche 2019, record non ufficiale, l’olandese non rispettò la bandiera gialla e quindi il giro fu cancellato)
F1: Dove vedere il GP del Messico in TV
Come di consueto, anche per il GP del Messico sarà Sky ad avere l’esclusiva live delle sessioni di F1. Sarà possibile guardare l’intero weekend live sui canali 201 (Sky Sport 1) e 207 (Sky Sport F1). Attraverso NowTV sarà possibile invece guardare il weekend live via streaming.
TV8, infine, offre in chiaro le sessioni di qualifiche e gara, in differita di qualche ora rispetto alla diretta. Di seguito gli orari TV per SKY e TV8 del weekend del GP del Messico.
F1: gli orari TV Sky e TV8 del GP del Messico
Venerdì 24 ottobre
- 20:30 – Prove Libere 1 (Sky Sport F1)
- 00:00 – Prove Libere 2 (Sky Sport F1)
Sabato 25 ottobre
- 19:30 – Prove Libere 3 (Sky Sport F1)
- 23:00 – Qualifiche (Sky Sport F1 – differita su TV8 alle 00:30)
Domenica 26 ottobre
- 21:00 – Gara (Sky Sport F1 – differita su TV8 alle 22:30)









