La Ferrari entra nella pausa estiva con un risultato negativo viste le premesse e la competitività della monoposto. Lewis Hamilton, soprattutto, non è mai stato protagonista nel weekend in Ungheria.
Il sette volte campione del mondo ha infatti concluso in P12, la stessa posizione da cui era partito. Come spiegato dal team principal Frédéric Vasseur, rimanere intrappolato in un trenino di DRS ha compromesso la gara del britannico, impedendogli qualsiasi possibilità di rimonta concreta.
“Gara frustrante? Mah, no”, ha detto Lewis Hamilton, rispondendo a monosillabi e sempre con la testa bassa, intervistato dopo la fine della corsa da Mara Sangiorgio per Sky Sport F1.
“Non mi sono mai sentito frustrato in realtà. Ma non potevo fare molto di più. Non mi aspettavo nulla, non avevo aspettative anche se è andata peggio di qualunque altra stagione della mia carriera”.

Hamilton snobba la controversia con Verstappen: “Non ricordo granchè”
Hamilton ha poi lasciato intendere che ci siano stati alcuni problemi nascosti durante il weekend, senza però entrare nei dettagli, lasciando spazio a supposizioni e dubbi.
“Quando hai una sensazione, è comunque una sensazione. Stanno succedendo tante cose sullo sfondo, il che non è grandioso. Se ho perso la voglia di guidare? No no, io amo ancora correre”.
Durante la gara, il campione britannico ha anche rischiato il contatto con Max Verstappen, in seguito a una manovra molto aggressiva:
“Non ricordo granché a essere onesto di cosa è successo. So che l’ho visto all’ultimo istante che era molto vicino alla mia ruota posteriore destra (sinistra, in realtà, n.d.r.) e che quindi ho solo cercato di evitare un incidente”.
Una prestazione dunque anonima per Hamilton, che continua a vivere una stagione complicata e ben lontana dai fasti a cui aveva abituato. Il suo futuro resta ancora incerto, e la frustrazione, anche se negata a parole, sembra trapelare sempre più chiaramente tra le righe.