È stato George Russell ad aggiudicarsi la vittoria del GP di Singapore, con una gara condotta dall’inizio alla fine. L’inglese si è in un certo senso preso la rivincita per quanto successo due anni fa, quando finì a muro nel giro finale mentre si trovava in lotta per la vittoria.

“È stato davvero fantastico, soprattutto dopo quello che era successo due anni fa quando avevo sprecato un’opportunità”, ha detto George ai microfoni della F1 non appena sceso dalla macchina.

“Oggi abbiamo compensato (rispetto a quanto fatto nel 2023, ndr.), il team ha fatto un lavoro fantastico”, ha continuato, sintetizzando in poche frasi il peso emotivo di una vittoria che va oltre il cronometro.

Russell ha poi raccontato di aver faticato nelle prime fasi del weekend. “Venerdì era stata una giornata difficile per me, non mi sentivo a mio agio, ma quando sono arrivato in Q3 mi sono sentito bene con la macchina. Ero nervoso quando ho visto Max con le soft alla partenza, ma poi siamo riusciti ad aprire il gap”.

Russell coi piedi per terra: “C’è da capire perché eravamo così forti”

George ha comunque minimizzato ogni tentazione di facili entusiasmi: “Ho detto che se avessi dovuto fare una lista delle possibili vittorie di quest’anno, questa pista sarebbe stata in fondo. Martedì ci dobbiamo sedere e capire perché le prestazioni sono state così buone, speriamo di poterle portare avanti per il resto della stagione”.

L’inglese ha incluso nella propria analisi anche le McLaren, limitate dalla track position, ma probabilmente più veloci anche dello stesso inglese: “Lando realisticamente è sembrato forte, è stato in un secondo da Max per tutta la gara. Quindi prendiamo il risultato di oggi, festeggiamo e poi penseremo ad Austin”.

Una vittoria che, come detto da George, sa di rivalsa. Non solo per l’occasione persa nel 2023, ma anche per i travagliati mesi vissuti dal britannico in ottica rinnovo di contratto.

L’accordo, stando alle voci che trapelano nel paddock, sarebbe stato già trovato, seppur non ancora ufficializzato. George si è trovato però alla mercé di Verstappen, che sembra aver flirtato con Wolff prima di decidere di restare in Red Bull per il 2026.

Il nativo di King’s Lynn si prende dunque la rivincita anche nei confronti del proprio capo, che non gli ha forse riconosciuto i meriti di una stagione fin qui superlativa.