Il dibattito sulle strategie in F1 potrebbe presto portare a un cambiamento significativo. Secondo quanto riportato da molteplici fonti nelle ultime ore – tra cui RacingNews365 – la F1 Commission starebbe prendendo in considerazione l’idea di introdurre le due soste obbligatorie ai box per ogni Gran Premio, con l’obiettivo di aumentare la varietà tattica e lo spettacolo in pista.
Negli ultimi anni la maggior parte delle gare si è risolta con strategie a una sola sosta, riducendo le differenze tra i team e le opportunità di sorpasso legate alla gestione delle gomme.
Per contrastare questa tendenza, la Federazione, assieme a Pirelli, ha già sperimentato alcune soluzioni, come l’aumento del limite di velocità nella corsia box o il doppio salto di mescola. La limitata efficacia di questi ultimi provvedimenti avrebbe però portato a valutare una misura più incisiva.
Infatti, nell’ultima gara in Messico, il valzer della seconda sosta aperto da Max Verstappen nel secondo stint ha reso imprevedibili le tornate finali: dalla possibile rimonta di Hamilton, al duello per il secondo posto fino alle battaglie tra le Mercedes e Piastri.

F1: vincolo anche sulla distanza totale
La proposta prevederebbe inoltre l’obbligo per ogni pilota di utilizzare tutte e tre le mescole slick nel corso della gara, con un ulteriore vincolo che impedirebbe di coprire più del 45% della distanza totale con lo stesso treno di pneumatici.
Non sarebbe la prima volta che la Formula 1 interviene in questo ambito: a Monaco quest’anno è già stata introdotta la doppia sosta obbligatoria, dopo che l’anno precedente l’intero gruppo aveva cambiato gomme durante la bandiera rossa al primo giro. Situazioni analoghe si erano già verificate in Qatar nel 2023, quando furono imposti stint più brevi per motivi di sicurezza.
Un cambio del genere potrebbe rivoluzionare la gestione delle gare, riportando in primo piano la strategia e aumentando l’imprevedibilità del risultato finale. Staremo a vedere se sarà questa la soluzione per risolvere l’ormai annoso problema della mancanza di spettacolo in pista










