Il 2026 è ormai vicino, e con esso anche il tanto atteso debutto di Cadillac in Formula 1. Il team americano, che tanto ha dovuto faticare per conquistarsi il posto come undicesima squadra in griglia, sarà capitanato dal team principal Graeme Lowdon: scopriamo chi è l’inglese e cos’ha fatto per meritarsi il posto che ricoprirà dalla prossima stagione.
Chi è Graeme Lowdon: dal business al motorsport
Nato il 23 aprile 1965 nel Regno Unito, precisamente a Corbridge, e cresciuto nella vicina Stocksfield, Lowdon ha perseguito il proprio percorso accademico con ottimi risultati: ha conseguito sia una laurea che un master in ingegneria meccanica presso la Sheffield University, per poi arricchire la sua formazione con un MBA (Master in Business Administration) dalla Newcastle University. Questo background bivalente, che unisce la competenza tecnica a quella manageriale, sarà una costante nella sua carriera.
Dopo gli studi, Lowdon ha iniziato la propria carriera nel settore energetico. In questo contesto emerge per la prima volta la sua intuizione nel collegare il mondo aziendale con quello delle corse: individuando un cliente che gestiva anche un team di IndyCar, ha facilitato un accordo di sponsorizzazione con ABB (l’azienda per cui lavorava) che ha segnato il suo primo passo concreto nel motorsport.
Nel 1996, Lowdon torna nel Regno Unito per lanciarsi nell’imprenditoria. Fonda Industry On-line, una società che fornisce piattaforme di trading online per il settore industriale, mentre nel 2002, co-fonda Nomad Digital, un’azienda oggi leader mondiale nelle comunicazioni dati per il settore dei trasporti.
La partnership con Manor e l’esperienza in F1
Nel frattempo fonda Eiger Racing, un team di Formula Renault, e nel 2000 entra a far parte di Manor Motorsport, che porterà in Formula 1 una decina d’anni più tardi.
Sfruttando i suoi forti legami con il Virgin Group di Richard Branson (Nomad era un fornitore di Virgin Rail), Lowdon riesce infatti creare il team Virgin Racing, una delle tre squadre entrate in Formula 1 nel 2010. La sua carriera nel paddock continua poi con la transizione del team in Marussia.
L’avventura nel Circus si rivela però un fallimento: nel giro di 6 anni, Marussia porta a casa 2 soli punti per mano di Jules Bianchi. Il 30 ottobre 2015 Lowdon rassegna le dimissioni insieme al team principal John Booth a causa di divergenze con il proprietario Stephen Fitzpatrick. Nonostante l’addio, il suo legame con Manor non si spezza: Lowdon torna a curare il programma del team nel Campionato del Mondo Endurance FIA.

Lowdon è stato inoltre un componente importante del management di Zhou Guanyu, negli anni in cui il cinese ha militato in Formula 1 con Alfa Romeo – Sauber.
Il capitolo Cadillac e la questione piloti
Lo scorso dicembre è arrivata l’ufficialità della nomina di Graeme Lowdon come team principal del programma F1 di Cadillac. Da allora, l’inglese è impegnato a costruire le fondamenta della squadra e a trovare i piloti che porteranno in pista le proprie vetture per la prima volta il prossimo anno. Attualmente, i favoriti per occupare i due sedili sembrano essere Valtteri Bottas e Sergio Perez.
“Sulla parete di ogni nostro ufficio c’è un orologio con un conto alla rovescia. Sta contando alla rovescia verso due cose”, ha detto Lowdon in una recente intervista, riferendosi al primo fire-up del motore e al debutto ufficiale in Australia l’anno prossimo.
Lowdon ha parlato inoltre della questione piloti: “Dato che siamo fuori sincro rispetto agli altri team, non siamo sotto la stessa pressione temporale. Nessun pilota sta lì a dire: ‘Oh sì, l’Aston Martin mi ingaggerà la prossima settimana’, se non mi ingaggi tu.”
“Lo conosco da molto tempo”, ha poi detto quando gli è stato chiesto di Bottas. “Apprezzo il suo senso dell’umorismo e ha un grande seguito di fan. Il mio telefono è diventato super affollato quasi immediatamente quando (l’ingresso di Cadillac in F1) è stato confermato. Era molto chiaro che tutti vogliono guidare una Cadillac e quindi immagino che Valtteri l’abbia reso ancora più chiaro”, ha concluso.