Si è risolta con un nulla di fatto l’investigazione nei confronti di Oscar Piastri al termine della sessione di FP2 a Baku.
L’australiano era stato messo sotto la lente d’ingrandimento degli stewards per non aver rallentato a sufficienza in regime di bandiera gialla. Ebbene, i commissari hanno giudicato l’inosservanza come non grave, e hanno comminato all’alfiere della McLaren solo una reprimenda.
FP2 Baku: il comunicato degli stewards sull’investigazione di Piastri
“Una bandiera gialla è stata esposta al Posto di Controllo 1.2 e una luce verde è stata mostrata al pannello luminoso 3”, si legge nel comunicato rilasciato dai commissari.
“Ai piloti era stato dato l’ordine che, se avessero visto una luce verde, avrebbero comunque dovuto intraprendere l’azione richiesta in regime di bandiera gialla anche se non avessero visto direttamente la bandiera gialla”.
“In questo caso, il pilota aveva superato il Posto di Controllo 1.2 quando la bandiera gialla è stata mostrata per la prima volta, ma poteva vedere la luce verde al pannello luminoso 3.
“La bandiera gialla è stata ritirata meno di un secondo dopo che la luce verde era diventata visibile al pilota. Pertanto, tecnicamente si è verificata una violazione del regolamento; tuttavia, a causa delle circostanze attenuanti sopra indicate, la penalità è stata ridotta ad una reprimenda. La decisione è coerente con precedenti casi simili”, conclude la nota.









