Fred Vasseur conclude il venerdì di Monza con sensazioni positive al termine della prima giornata di prove libere. Il francese ha spiegato in una lunga intervista a sky che la Ferrari ha compiuto un passo avanti rispetto alla settimana precedente e che il lavoro del mattino è stato incoraggiante, anche se il pomeriggio si è rivelato più complicato.
Le parole di Vasseur al venerdì di Monza
«Non bisogna trarre conclusioni da un venerdì – ha sottolineato Vasseur – perché a Monza pesano molto fattori come la mappatura del motore o la quantità di carburante. Dobbiamo concentrarci sul trovare l’assetto giusto per domani, ma finora il bilancio è buono».
L’ex Sauber ha evidenziato come Monza rappresenti un circuito “estremo”: si passa dall’altissimo carico di Zandvoort, con l’ala più grande della stagione, al bassissimo carico necessario per i lunghi rettilinei brianzoli.
«Qui – ha spiegato – bisogna adattarsi all’altissima velocità con poco carico, e il punto di frenata diventa molto difficile da individuare. Fa parte del gioco: il venerdì a Monza è sempre complicato, ma lavoreremo nella notte per arrivare pronti alle qualifiche».
La Ferrari ha scelto un approccio aggressivo, con assetti più scarichi rispetto ad alcuni rivali. Una scelta rischiosa, che però può aiutare i piloti a trovare fiducia. «Forse abbiamo esagerato – ha ammesso Vasseur – ma il lavoro di analisi ci permetterà di bilanciare la macchina. A Monza è facile commettere errori, è una pista vecchia scuola: basta poco per finire nella ghiaia. È fondamentale dare ai piloti una monoposto che ispiri fiducia».

Vasseur non ha dimenticato l’aspetto umano, ricordando l’entusiasmo dei tifosi. «Già dall’inizio della settimana li abbiamo trovati fuori dalla sede con doni e incoraggiamenti. È una sensazione speciale». Tra i regali, Vasseur ha citato un curioso “vaso di origano portafortuna” che ha deciso di tenere in cucina.
Le parole di Vasseur su Hamilton
Il team principal ha poi parlato di Lewis Hamilton, notando un atteggiamento più aggressivo dopo la pausa estiva. «A Spa e Budapest è stato molto vicino ai migliori ma ha chiuso senza punti. La pausa gli ha permesso di resettare la mente, a Zandvoort è arrivato con più aggressività e con una grande spinta dall’affetto dei tifosi. Questo tipo di energia è fondamentale».
Uno sguardo è andato anche al futuro: «Con le risorse concentrate sul 2026 dobbiamo chiedere ai componenti di durare più a lungo. L’affidabilità potrebbe diventare un fattore determinante nella seconda parte della stagione».
Sul regolamento che arriverà tra due anni, Vasseur ha ammesso che sarà complicato da interpretare, ma invita a non avere paura: «Ogni cambiamento ha suscitato dubbi: nel 2014 con i nuovi motori ibridi, nel 2022 con i nuovi telai. Poi i valori si sono livellati. L’importante è avere gare combattute e macchine vicine in prestazione».
Infine, un tocco personale. Vasseur ha confessato che il suo piatto italiano preferito è l’ossobuco con risotto alla milanese, ricetta che gli ricorda la nonna. «Se faremo bene domenica, berrò più di quanto mangerò» ha scherzato.
Poi ha rivolto un pensiero ai tifosi: «Non si può descrivere la sensazione di correre a Monza. Ricordo l’anno scorso: il traguardo pieno di persone e, due ore dopo la gara, ancora lì ad aspettarci. Per noi è qualcosa di unico, una sensazione fantastica».









