Secondo quanto riportato da AutoRacer, lo scorso 13 maggio (dunque poco prima dell’inizio del weekend ad Imola) la FIA avrebbe comunicato alle squadre tre nuove direttive tecniche, pensate per chiarire e regolamentare meglio una serie di aspetti legati al fondo delle monoposto e ad altre aree sensibili.
Il primo dei chiarimenti, che ha trovato immediata applicazione già a partire proprio dal weekend di Imola, riguarda per l’appunto la zona anteriore del fondo vettura, con un’attenzione particolare rivolta alle modalità di verifica tecnica del componente al termine della gara.
Un secondo ambito oggetto di intervento normativo è quello relativo allo skid, ovvero il pattino posizionato sotto il fondo della monoposto. In questo caso, secondo quanto riporta la testata italiana, una direttiva specifica entrerà in vigore a partire dal Gran Premio del Canada. Tale direttiva sarà focalizzata sull’usura dello skid e sulle modalità con cui verranno effettuati i controlli tecnici post gara per verificarne la conformità.

Ci sarebbe infine un ultimo intervento che riguarderebbe l’area dei cestelli dei freni, tema tornato d’attualità in seguito alle proteste avanzate da Red Bull nei confronti di McLaren. Questo, come il primo, sarebbe già entrato in vigore da Imola.
Non è possibile stabilire con certezza se e in che misura queste direttive tecniche abbiano già avuto un impatto concreto sulle prestazioni viste in pista sul tracciato del Santerno domenica scorsa. Sta di fatto però che per la prima volta dall’inizio della stagione, sul suolo italiano, il ruolo di squadra di riferimento non è stato occupato da McLaren, ma proprio dalla Red Bull guidata da Max Verstappen.