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F1: Lawson non tornerà in Red Bull nel 2026

Verstappen resta il punto fermo in Red Bull, ma attorno a lui tutto è ancora in discussione.
Yuki Tsunoda Red Bull

Il mondo Red Bull Formula 1 si prepara a vivere mesi caldissimi in vista del 2026. L’unica certezza della squadra anglo-austriaca in questi ultimi anni è stato il talento assoluto di Max Verstappen. Il nodo da sciogliere riguarda chi sarà al suo fianco e come verrà gestita di conseguenza la line-up dei Racing Bulls, in seguito alle prestazioni deludenti di Lawson e Tsunoda sulla RB21.

I dubbi Red Bull su Yuki Tsunoda e Liam Lawson

Yuki Tsunoda è il nome che più divide gli addetti ai lavori. Il giapponese, promosso in Red Bull a partire dalla gara di Suzuka di quest’anno al posto di Liam Lawson, ha faticato enormemente accanto al quattro volte campione del mondo Verstappen.

L’imminente fine della partnership con Honda sembrava segnare la fine della sua avventura in Formula 1. Eppure, l’uscita di scena di Christian Horner e l’arrivo di Laurent Mekies hanno rimescolato le carte.

L’ex team principal dei Racing Bulls è un grande estimatore di Tsunoda e potrebbe garantirgli una chance di continuità. A rafforzare questa ipotesi c’è la convinzione diffusa nel paddock che il vero problema non siano i compagni di Verstappen, ma una Red Bull estremamente difficile da guidare per chiunque non sia l’olandese.

Liam Lawson, Racing Bulls
Liam Lawson con i colori della Racing Bulls

Destino ben diverso invece quello che riguarda Liam Lawson. Dopo la breve promozione e la rapida retrocessione da Red Bull, il neozelandese ha vissuto un calo di fiducia evidente. Dopo qualche gara di assestamento, l’alfiere di Racing Bulls sembra ora tornato a buoni livelli, con un’ottima P8 conquistata nel GP d’Ungheria – davanti proprio a Max Verstappen -.

L’unico fatto certo in merito allo schieramento Red Bull per il prossimo anno è che Liam non tornerà nel team ufficiale, come riportato da ESPN. Il neozelandese potrebbe però avere la chance di giocarsi le proprie carte in VCARB per un’altra stagione.

Il dilemma Red Bull su Lindblad: subito F1 o ancora gavetta?

Il talento più chiacchierato in orbita Red Bull è senza dubbio Arvid Lindblad. Il diciottenne britannico ha già scritto la storia diventando il più giovane vincitore in Formula 2 a Jeddah, ma la sua stagione da lì si è dimostrata altalenante. Red Bull non vuole bruciare le tappe, e l’idea di inserirlo subito in Formula 1 resta un rischio.

Arvid Lindblad durante le FP1 a Silverstone

Se Lindblad dovesse salire, lo scenario più probabile sarebbe al fianco di Lawson in Racing Bulls, con Tsunoda fuori dai giochi e Isack Hadjar pronto a giocarsi le sue carte in Red Bull.

C’è anche la concreta possibilità che nulla cambi: Tsunoda sarebbe riconfermato in Red Bull, con VCARB che manterrebbe l’attuale line-up e Lindblad che disputerebbe una seconda stagione in F2.

Dopo anni di decisioni affrettate e di giovani talenti bruciati troppo in fretta, il team di Milton Keynes vuole dunque ricostruire la credibilità della propria academy e rilanciare un progetto stabile.