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F1, clamoroso FIA: Ben Sulayem potrebbe essere l’unico candidato alla presidenza

Secondo The Race, Mohamed Ben Sulayem sarebbe l'unico nome in corsa alle imminenti elezioni: l'attuale Presidente della FIA è l'unico a soddisfare tutti i requisiti. Arriva intanto la risposta di Vilars.
FIA - F1

La candidata alla presidenza della FIA, Laura Villars, non esclude di intraprendere un’azione legale contro la Federazione Internazionale dell’Automobile, denunciando quelle che definisce “preoccupazioni legittime” sul processo elettorale in corso, come riporta l’articolo di The Race.

Secondo quanto emerso in settimana, l’attuale presidente Mohammed Ben Sulayem potrebbe essere l’unico nome in corsa per le elezioni del 12 dicembre, poiché nessuno dei suoi rivali sembrerebbe in grado di completare la lista presidenziale necessaria per candidarsi ufficialmente.

Dopo l’ultimo appuntamento a Singapore con il trionfo di Russell adesso il focus del Mondo della Formula Uno è destinato a concentrarsi su questa situazione che se confermata avrebbe del clamoroso.

FIA, Ben Sulayem
L’attuale presidente della FIA, Mohamed Ben Sulayem

Ben Sulayem unico candidato: il motivo

Ogni candidato deve infatti presentare una squadra di dieci persone, composta da figure chiave come il presidente del senato, i vice presidenti per lo sport, la mobilità e il turismo, oltre a sette vicepresidenti per lo sport.

Una delle condizioni richieste – che almeno uno dei vicepresidenti del World Motor Sport Council provenga dal Sud America – risulta però soddisfatta solo dalla lista di Ben Sulayem, che include Fabiana Ecclestone, l’unica candidata idonea proveniente da quella regione e che dunque non rappresenterebbe una minaccia per l’attuale presidente della FIA.

Con la scadenza fissata al 24 ottobre, tutto lascia quindi pensare che l’attuale presidente sarà l’unico a rispettare i criteri richiesti. Ciò significherebbe che né Villars né gli altri due aspiranti candidati – l’ex commissario F1 Tim Mayer e Virginie Philippot – potranno comparire sulla scheda elettorale.

Virginie Philippot, candidata alla presidenza FIA
Virginie Philippot, candidata alla presidenza FIA

Vilars non ci sta: “In corso scambi formali”

Nonostante questo, Villars ha chiarito di non voler interrompere la propria campagna, rivelando che il suo team legale è già in contatto con la FIA per discutere la questione. Pubblicando il proprio manifesto elettorale, la candidata ha anche sollevato dubbi sulla legittimità delle modifiche procedurali introdotte quest’anno, che secondo lei potrebbero essere in contrasto con gli statuti della Federazione.

Sono in corso scambi formali tra il mio team legale e l’amministrazione FIA, poiché l’attuale procedura elettorale solleva dubbi di conformità con gli statuti,” ha dichiarato Villars.

“Le valutazioni legali indipendenti che abbiamo ottenuto confermano che alcune modifiche recenti non rispettano pienamente i principi statutari e devono essere corrette. Tutte le opzioni, comprese quelle legali e giudiziarie, restano sul tavolo per garantire trasparenza e democrazia.”

L’articolo 1.3 degli statuti FIA stabilisce infatti che la Federazione debba rispettare “i più alti standard di governance, trasparenza e democrazia”.

La FIA, da parte sua, ha rifiutato di commentare la vicenda, ribadendo soltanto che tutte le informazioni sul processo elettorale erano state rese pubbliche molto prima dell’apertura ufficiale delle candidature.

Parallelamente alla disputa legale, Villars prosegue con il proprio programma politico. Nel suo manifesto, la candidata propone una visione più inclusiva e sostenibile per la Federazione, con misure concrete per “valorizzare i giovani piloti, rafforzare il ruolo delle donne nel motorsport e ricostruire la fiducia nella governance”.

Tra le iniziative la creazione di una FIA Social Academy

Tra le iniziative principali figura la creazione di una FIA Social Academy da 20 milioni di euro all’anno, destinata a supportare 120 giovani piloti nelle categorie karting, F4 e F3. Previsti anche tetti di spesa per contenere i costi: 150.000 euro per la F4 e 600.000 per la F3.

Villars propone inoltre un Women in Motorsport Fund da 15 milioni di euro, con 20 borse di studio annuali e la creazione, entro il 2030, di una serie FIA femminile preceduta da quattro campionati continentali già dal 2027.

Sul fronte istituzionale, la candidata punta a una maggiore trasparenza attraverso un Rapporto Annuale di Integrità, la parità di genere nei ruoli dirigenziali entro il 2030 e una gestione economica più aperta.

La nostra campagna prosegue con determinazione e nel pieno rispetto del dialogo istituzionale,” ha aggiunto Villars. “Restiamo fiduciosi in un esito equo e trasparente, affinché tutti i candidati fedeli ai valori della FIA possano competere ad armi pari.”