Una incolore quinta e sesta posizione, il risultato della gara in Canada per le due Ferrari. Il weekend di Montreal si era prospettato, dopo le prime sessioni di libere, come una interessante occasione per la Rossa in termini di competitività.
Le tante sbavature commesse da piloti e team hanno però impedito al Cavallino di concretizzare il pur buon potenziale della SF-25. La strategia con Leclerc non è stata ottimale, mentre Hamilton si è staccato dal gruppo di testa anche per via di un danno alla vettura.
Nelle interviste post gara, Fred Vasseur si è comunque detto convinto che sarebbe stato difficile fare meglio, anche con una strategia diversa.
“Se sarebbe andata meglio se avessimo fatto il piano B? No, non penso onestamente“, ha spiegato ai microfoni di Sky Sport F1.
“Guardiamo i primi cinque, hanno fatto tutti due soste. Forse poteva funzionare alla fine una sosta, ma non sono nemmeno sicuro per via della durata delle medie”
“La conclusione da tirare dopo questo weekend è che abbiamo commesso troppi errori, o avuto troppi problemi: in FP1 con la macchina di Charles, in qualifica e poi in gara con la macchina di Lewis. È troppo per un solo weekend“, ha detto poi in merito all’esecuzione del fine settimana da parte della squadra.
“Non voglio dire che eravamo vicini oggi, ma c’era un margine ristretto in tutto il weekend. Ieri avevamo il settore 1 più veloce e poi abbiamo abortito il giro. Il passo non è lontano, il problema arriva quando non mettiamo tutto insieme, perché poi ti ritrovi nel traffico e perdi il passo”.

Vasseur sulla questione aggiornamenti
Al team principal della Rossa è stato chiesto anche un parere sul tema aggiornamenti: “Quando arriveranno gli aggiornamenti? Presto. Presto avremo degli aggiornamenti. Ma non penso che il problema principale sia quello, perché se fai il primo settore fucsia la macchina va bene. Non penso che servano tanti aggiornamenti”.
“Non credo che gli altri portino aggiornamenti ogni weekend, e non è che non ne portiamo: portiamo pezzi che non sono necessari da dichiarare. La cosa più importante è concentrarci su noi stessi per fare un lavoro pulito tutto il weekend. E non è quello che abbiamo fatto in questo weekend”.
La situazione interna al team
Il weekend era iniziato con il forte scossone provocato dai rumors messi in giro dai media italiani in merito alla posizione dello stesso Vasseur. “Se serve nuovamente calma? Non voglio tornare a parlare di quello che è stato detto giovedì o venerdì. Non penso che il clima attorno al team possa aiutare la nostra prestazione. Non siamo sotto pressione, ma c’è tensione”.
“E quando sei in una battaglia serrata, in queste condizioni non fai il meglio, né dal punto di vista del team né dei piloti. Loro commettono troppi errori e noi commettiamo più errori. C’è bisogno di calma e serenità, e quello è il mio obiettivo. Però non è tutto nelle mie mani”.
“Se penso che l’azienda sia con me? Sì. È un problema che non esiste. La cosa più importante è che tutti siano allineati e che si spinga nella stessa direzione. Ma ancora di più, abbiamo bisogno di serenità. Non voglio dover lottare con tutti, internamente o esternamente”.

“La cosa più importante è lavorare di squadra. Sappiamo che non faremo il miglior lavoro del mondo in tutti i weekend. Se guardiamo a Mercedes, hanno sofferto enormemente negli ultimi weekend, ma non hanno fatto una rivoluzione“.
“Hanno vissuto tre weekend molto difficili – Imola, Monaco e Barcellona – però non hanno fatto una rivoluzione interna. Hanno continuato a lavorare, sviluppare, lavorare come team, e oggi hanno avuto successo”.
“Penso che questo sia un buon esempio per noi. Siamo secondi nel campionato. Non è la fine del mondo, non è un dramma. Dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro, e farlo adeguatamente. A volte perdiamo un po’ la concentrazione”, ha concluso.