Search
Close this search box.

Bortoleto racconta il suo percorso: “Sono grato di ciò che sto vivendo, ho capito che bisogna rimboccarsi le maniche”

Gabriel Bortoleto ha raccontato a Motorsport.com il suo percorso di crescita fino ad ora. Con le difficoltà affrontate, il supporto di Fernando Alonso e della McLaren, e la fiducia nel futuro.
Bortoleto

“Sono un ragazzo felice”. Così è iniziata la lunga intervista che Gabriel Bortoleto ha concesso a Motorsport.com.

Il pilota brasiliano, al suo primo anno in Formula 1, sta già ottenendo risultati di rilievo, pur mantenendo la consapevolezza che la massima categoria non sia alla portata di tutti e che molti talenti non abbiano l’occasione di dimostrare il proprio valore:

“Sono grato di ciò che sto vivendo e delle opportunità che ho avuto. Ho diversi amici con tutte le capacità per meritare una chance in Formula 1, ragazzi di talento che farebbero di tutto per essere nella posizione in cui mi trovo io oggi, ed è un aspetto a cui penso spesso.”

“Mi porta a lavorare molto, a dare il massimo in tutto ciò che serve per sfruttare al meglio l’opportunità che ho avuto”.

Il percorso del giovane brasiliano, seppur iniziato da poco, è già ricco di emozioni e segni di maturità. La chiave, secondo lui, è sempre dare il massimo, anche quando le cose non vanno come previsto:

“Ci sono stati momenti difficili. Nel 2022 (anno in cui Gabriel ha disputato la sua seconda stagione in F.Regional n.d.r.) ho avuto diversi problemi con i motori, ma sono criticità che non vengono rese pubbliche.”

“In quell’occasione mi sono reso conto che l’unica cosa da fare era rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare terreno dove era possibile farlo, non aveva senso accampare scuse, e oggi guardando indietro, mi rendo conto che quella situazione mi ha fatto diventare un pilota ed una persona più forte.”

“Ho messo tutte le mie energie sugli aspetti che potevo migliorare, dovevo guadagnare decimi dove possibile, e credo di essere cresciuto. La conferma l’ho avuta quando i problemi tecnici sono stati risolti”.

“Una volta risolto tutto ho iniziato a vincere, il finale di stagione è stato molto buono. Ma la conferma più importante l’ho avuta nel mio primo test in assoluto al volante di una monoposto di Formula 3.”

“Sono andato a Jerez con il team Trident, in precedenza non avevo mai guidato una macchina con quella potenza, è stata la mia prima volta in assoluto e… mi sono ritrovato leader con mezzo secondo di vantaggio sul primo degli avversari.”

“È venuto tutto in modo naturale, dal feeling con la macchina al rapporto con gli ingegneri, e quel giorno ho capito che avrei potuto fare molto bene, cosa che poi è accaduta la stagione successiva con la conquista del titolo”.

Bortoleto
Gabriel Bortoleto, pilota Sauber, e il suo manager Fernado Alonso, pilota Aston Martin

Bortoleto riconosce il ruolo molto importante di Alonso

Bortoleto è oggi seguito da una figura di primo piano nel paddock di Formula 1, con cui ha addirittura duellato in pista nell’ultimo Gran Premio d’Ungheria: Fernando Alonso. Lo spagnolo è stato tra i primi a notare il talento del brasiliano, sostenendolo fino alla promozione nella massima serie:

“La figura di Fernando è arrivata a metà 2022, ed è stato un passaggio molto importante, un grande valore aggiunto. Nel 2023 sono arrivato in Formula 3 e per la prima volta correvo nei weekend di Formula 1, quando sono entrato in circuito per la prima volta mi sono reso conto che avrei corso sotto gli occhi di tutte le maggiori squadre di Formula 1, quindi ho chiesto a Fernando molti consigli su come gestire il weekend di gara, la pressione, le aspettative e tante altre cose.”

“Si è portati a credere che una persona molto impegnata come Alonso non abbia tempo, ma posso confermare che lo ha sempre trovato, magari sacrificando le sue pause, e trovo questa sua disponibilità una cosa molto bella e ovviamente un grande valore aggiunto.”

Nel 2023, il pilota di Osasco è entrato a far parte della McLaren Driver Academy, un’opportunità fondamentale per un giovane talento, in un ambiente dove correre è difficile e, soprattutto, molto costoso:

“Dopo aver iniziato molto bene la stagione 2023, vincendo le prime due feature race, un giorno ho ricevuto una telefonata di Emanuele Pirro. Avevo lavorato in Formula 4 con suo figlio Goffredo, che era stato il mio ingegnere, ma non avevo mai avuto modo di conoscere Emanuele e non ero neanche a conoscenza del ruolo che in quel momento aveva in McLaren, ovvero responsabile del programma giovani.”

“Ricordo bene la telefonata e rimasi davvero stupito. Emanuele si è confermato una gran bella persona, c’è voluto un po’ di tempo per preparare il contratto ma alla fine sono stato il primo pilota ad entrare ufficialmente nel programma”.

“McLaren è sempre stata molto trasparente nei miei confronti, hanno chiarito che non sarebbero stati un ostacolo qualora avessi avuto un’opportunità di correre in Formula 1.”

“Dopo la mia vittoria in Formula 2 non avevano un sedile disponibile, Oscar e Lando sono giovani, molto forti e hanno contratti a lunga scadenza. Così quando hanno saputo che c’era questa opportunità in Sauber sono stati di parola e mi hanno liberato.”

Gabriel Bortoleto è uno dei pochi piloti ad aver vinto consecutivamente, e al primo tentativo, sia la Formula 2 sia la Formula 3. Una statistica che accomuna nomi illustri come Leclerc, Russell e Piastri, ma che può anche creare l’abitudine a vincere, un aspetto che in Formula 1 non sempre si ripete:

“L’avvio di campionato non è stato semplice. Dentro la squadra il mio contributo è sempre stato giudicato positivamente, ma provenendo da due campionati vinti ritrovarsi a lottare nelle ultime posizioni è stato un passaggio mentalmente non semplice da accettare.”

“L’ambizione è sempre difficile da controllare, ma poi gara dopo gara la situazione è migliorata molto e mi sono ritrovato nella top-10, una bella sensazione!”

“Sono fiducioso, credo che abbiamo una macchina buona, magari non sarà possibile ambire alla zona punti su tutte le piste, ma credo che nella maggior parte ce la giocheremo. Rispetto all’inizio della stagione abbiamo fatto un grande salto in avanti, ci sono stati momenti in cui eravamo in ultima fila, ma ora la situazione è decisamente migliorata”.

Il pilota classe 2004 ha ottenuto spesso buoni piazzamenti, talvolta migliori di quelli del compagno di squadra Nico Hülkenberg. Il tedesco, pilota esperto e recente protagonista del suo primo podio in carriera a Silverstone, rappresenta per Bortoleto anche un punto di riferimento:

“Nico è una grande persona e un grande pilota, quando a Silverstone ha tagliato il traguardo in terza posizione è stata un’emozione.”

“Mi sta aiutando molto, ho imparato e continuo ad imparare molto da lui, e quando con una persona hai un bel rapporto credo venga spontaneo condividere anche una parte della sua gioia, quindi mi è sembrato naturale andare sotto il podio a festeggiarlo”.

“Ha disputato una grande gara, ha preso le decisioni giuste e ha ottenuto un risultato meritato, e da parte mia volevo essere lì in quel momento a celebrarlo. Quando ho visto Nico alzare il trofeo mi sono detto ‘bene, ce la metterò tutta, voglio essere lì anche io’. Quell’immagine mi ha caricato.”

Bortoleto
Gabriel Bortoleto e Nico Hülkenberg, piloti Sauber 2025

Bortoleto non si ferma davanti alle difficoltà: “Non ci sono scuse, devi fare il meglio con quello che hai”

Come già accennato, l’inizio della stagione non è stato semplice per il brasiliano. Alcuni piloti come Hülkenberg, Alonso o addirittura Verstappen, lo hanno aiutato ad affrontare la nuova sfida. Il salto dalla Formula cadetta alla massima categoria può infatti essere impegnativo, soprattutto quando si ha poca esperienza al volante delle monoposto di F1:

“Alla vigilia di questa stagione avevo guidato mezza giornata con la McLaren in una prova che mi hanno regalato dopo la vittoria di Monza e nei test post-season di Yas Marina quando ero già pilota Sauber.”

“Poi quest’anno è stato limitato il numero di chilometri a disposizione con le monoposto TPC, ho fatto una prova ma quel giorno pioveva, quindi test sul bagnato”.

“Diciamo che complessivamente sono arrivato al via della stagione con due giorni di prove. Se avessi avuto più chilometri sulle spalle sarei arrivato più pronto, più preparato, ma nel mio caso è stato così anche in Formula 2 e Formula 3. Alla fine, non ci sono scuse, devi fare il meglio con quello che hai a disposizione.”

Il supporto della famiglia ha giocato un ruolo importante nel percorso di Gabriel. Suo padre, grande appassionato di motori sin da giovane, lo ha seguito e sostenuto fin dai tempi del kart, quando la Formula 1 era solo un sogno lontano:

“Ai miei genitori piacerebbe davvero tanto seguirmi alle gare, ma sono molto impegnati in Brasile. Mio padre gestisce il campionato Stock Car e ha molto da fare, quest’anno abbiamo introdotto una macchina nuova e il lavoro è parecchio. Nella serie corrono Rubens (Barrichello), Felipe (Massa) e molti altri piloti”.

“Mio padre è sempre stato un grande appassionato, ma da giovane non poteva contare su risorse finanziarie, è partito da zero. Quando c’era il Gran Premio di Formula 1 a Interlagos aiutava i VIP a scendere dagli elicotteri e li accompagnava all’entrata del paddock, era un modo per essere in autodromo, visto che non poteva permettersi un biglietto di tribuna.”

“Mi ha trasmesso la sua passione, abbiamo iniziato a muovere i primi passi nel karting ed avevamo un sogno che ci sembrava irraggiungibile, ma adesso suo figlio corre in Formula 1 e spero che presto possa venire in pista per la prima volta”.

Nonostante gli impegni, Bortoleto cerca di dedicare tempo anche alla squadra, ritenendo fondamentale il lavoro a stretto contatto con il team, soprattutto per un esordiente:

“Purtroppo il tempo libero non è tanto, oltre alle trasferte per i weekend di gara mi piace trascorrere tempo con la squadra nella sede di Hinwil, credo sia importante soprattutto quando sei un esordiente e hai tanto da imparare e aspetti con cui familiarizzare”.

Sul futuro, il brasiliano mantiene prudenza, consapevole che le prestazioni in Formula 1 possono variare da un circuito all’altro:

“Difficile se non impossibile fare previsioni. Non sapremo dove saremo fino al momento in cui si inizierà a girare in pista, dobbiamo essere pronti a lottare per i podi o per i punti, vedremo”.