Parole estremamente dure, quelle rilasciate dal presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem a margine della conferenza a Stoccolma per l’iniziativa United Against Online Abuse.
L’emiratino è tornato sulla questione dell’ingresso di Cadillac in Formula 1 come undicesimo team: una pratica ormai archiviata, ma che è stata uno dei temi di discussione più accesi tra Federazione e team negli ultimi anni.
Liberty Media e le squadre non avevano interesse a far entrare un’altra compagine in griglia per ragioni economiche: la fetta di incassi che percepirà ogni team dal prossimo anno verrà infatti ridotta, per via del maggior numero di partecipanti.
Al contrario, Ben Sulayem si è fin dall’inizio battuto per fare in modo che la squadra americana non venisse ostacolata troppo. Alla fine ha avuto ragione lui, ed ora non risparmia le critiche nei confronti di chi lo aveva osteggiato.
Ben Sulayem critica Domenicali e le squadre
“Ho dedicato due anni della mia vita a sostenere l’ingresso di un’undicesima squadra, ma sono stato attaccato per questo, anche nell’esatto giorno in cui è morto mio figlio”, ha detto con tono critico Ben Sulayem.
“Perché mi hanno fatto questo? Perché non volevano che aprissi una call for interest. Alcuni non volevano un’altra squadra, e ora invece si congratulano tra loro dicendo ‘guardate cosa abbiamo fatto’… No, non avete fatto nulla; eravate contrari, tutti contrari!”
“Ho dovuto sopportare tutto il contraccolpo. Lo rifarei? Sì, se fosse per una causa giusta”, ha continuato.

“Il mio caro Stefano gestisce un business, e capisco che sia preoccupato per l’aspetto economico — più squadre significano più bocche da sfamare”.
“Ma abbiamo bisogno di un’altra squadra? Non necessariamente, ma di quella giusta! È una questione di qualità, non di quantità. Renderebbe le cose molto interessanti. Perché Cadillac era la scelta giusta? Hanno seguito il procedimento nel modo corretto, non sono stati scelti solo in base al marchio o al nome”, ha concluso.









