Come riportato in un recente articolo dalla testata inglese The Race, Aston Martin avrebbe messo in atto una riorganizzazione delle proprie gerarchie tecniche, che comporterebbe l’uscita di svariate figure di spicco.
In particolare, avrebbe perso il proprio posto il capo aerodinamico Eric Blandin. Il francese lavorava col team di Silverstone dal 2022, dopo le esperienze con Mercedes e Ferrari in passato.
Blandin non sarebbe però l’unico esubero: si parla infatti dell’uscita di circa sette figure senior tra i reparti aerodinamici e di progettazione, incluso l’ex capo progettista Akio Haga.
Non è chiaro se queste figure resteranno nell’orbita Aston Martin – venendo ricollocate in ambiti esterni al team F1 – o se lasceranno a tutti gli effetti l’azienda.
Quel che è certo è che il riassetto è stato influenzato dal feedback di Adrian Newey, ormai da mesi in azione come “partner tecnico” del team con base a Silverstone. D’impatto è stato anche l’arrivo dell’ex Ferrari Enrico Cardile, ora Chief Technical Officer.
Aston Martin: non manca il movimento in entrata
Da segnalare poi anche i movimenti “in entrata”, che non sono ancora terminati nonostante l’importante campagna acquisti portata avanti da Lawrence Stroll negli ultimi anni.
Ad Aston Martin si sono infatti uniti negli ultimi mesi l’aerodinamico Gioacchino Vino e Giles Wood, uno degli ex “luogotenenti” – come lo definisce The Race – di Newey in Red Bull.
“Sapevamo tutti e sospettavamo quali aree dovessero essere migliorate,” ha dichiarato Cowell in una recente intervista sulla questione della riorganizzazione interna. “Adrian è stato in grado di fare l’analisi del divario fornendo il punto di arrivo, e quindi si conosce il percorso che deve essere intrapreso.”
“Ogni dipartimento è cresciuto negli ultimi tre o quattro anni, sia in termini di capacità che in set di strumenti, ma sono cresciuti insieme come squadra? Lo metterei in dubbio,” ha continuato.
The Race riporta, infine, di aver approcciato Aston Martin per un commento sulle svariate figure di spicco in uscita: “Non commentiamo questioni interne al personale e non abbiamo nulla da annunciare“, ha risposto un portavoce della squadra britannica.










