Sedici anni fa andava in scena il GP Germania 2009, che vide per la prima volta Mark Webber salire sul gradino più alto del podio con la Red Bull. Il pilota australiano è stato una figura chiave nella nascita e nella crescita del team austriaco, col quale sfiorò l’impresa del titolo piloti. Venne però fermato dall’allora giovanissimo compagno di squadra Sebastian Vettel nel 2010.
La storia di Webber
Nel 2002 Webber fu ingaggiato come pilota titolare dalla Minardi. La stagione iniziò nel migliore dei modi con un sorprendente quinto posto, che gli valse i primi (e unici) due punti dell’anno. Nonostante un esordio promettente, collezionò ben sei ritiri e diversi piazzamenti fuori dalla zona punti.
Nei due anni successivi corse per la Jaguar, con la quale, almeno nel primo anno, riuscì a trovare maggiore continuità e ottenere qualche punto in più.
Il passaggio in Williams nel 2006 gli permise di conquistare il primo podio in carriera, ma concluse quella stagione al decimo posto, e la successiva al quattordicesimo con soli 7 punti.
Nel 2007 entrò a far parte del progetto Red Bull, con cui disputò le sue ultime sette stagioni in Formula 1. Dopo alcuni anni di lotta a centro gruppo, nel 2009, grazie alla crescente competitività del team, ottenne le sue prime due vittorie e chiuse il campionato al quarto posto.
Il primo trionfo arrivò proprio nel GP di Germania 2009, la prima delle nove vittorie ottenute con la Red Bull.

Il riassunto della gara
Alla partenza, Mark Webber e Rubens Barrichello si contendono la prima curva ruota a ruota. La vettura dell’australiano entra in contatto con quella del brasiliano, e Webber viene penalizzato con un drive-through per la manovra.
Anche il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, rimane coinvolto: una sua gomma viene forata proprio da un contatto con la vettura di Webber, costringendolo a un rientro ai box che compromette definitivamente la sua gara.
Button è il primo dei piloti di testa a fermarsi, al giro 13, seguito da Barrichello al giro successivo. Webber, invece, rientra per scontare il drive-through, ma riesce comunque a mantenere la leadership davanti a Massa e a Barrichello.
Al 18° giro l’australiano effettua il suo primo vero pit stop, montando gomme dure, scelta seguita due giri dopo anche dal compagno di squadra Vettel. Le due Brawn, invece, montano nuovamente le supersoft.
A metà gara Webber gira con un ritmo impressionante sulle gomme dure, riportandosi in scia a Barrichello, che deve ancora effettuare due soste, risultando dunque leader virtuale. Le Brawn effettuano la seconda sosta ai giri 31 e 32. Barrichello perde tempo prezioso per un problema alla pompa del carburante, rientrando quinto davanti a Button.
La seconda tornata di pit stop non modifica le prime quattro posizioni. A circa dieci giri dalla fine, il terzo pit stop delle due Brawn consente a Button di superare Barrichello. Intanto, Webber si riprende la prima posizione e si avvia verso la sua prima vittoria.
Nonostante la penalizzazione, infatti, Mark Webber conquista la sua prima vittoria in Formula 1 dopo ben 130 Gran Premi, diventando il primo pilota australiano a salire sul gradino più alto del podio dai tempi di Alan Jones al GP di Las Vegas del 1981. Webber tagliò così il traguardo davanti al compagno di squadra Sebastian Vettel e al ferrarista Felipe Massa.

GP Germania 2009 – Risultati
| Pos | Pilota | Team | Griglia | Punti |
|---|---|---|---|---|
| 1 | Mark Webber | RBR-Renault | 1 | 10 |
| 2 | Sebastian Vettel | RBR-Renault | 4 | 8 |
| 3 | Felipe Massa | Ferrari | 8 | 6 |
| 4 | Nico Rosberg | Williams-Toyota | 15 | 5 |
| 5 | Jenson Button | Brawn-Mercedes | 3 | 4 |
| 6 | Rubens Barrichello | Brawn-Mercedes | 2 | 3 |
| 7 | Fernando Alonso | Renault | 12 | 2 |
| 8 | Heikki Kovalainen | McLaren-Mercedes | 6 | 1 |
| 9 | Timo Glock | Toyota | 20 | – |
| 10 | Nick Heidfeld | BMW Sauber | 11 | – |
| 11 | Giancarlo Fisichella | Force India-Mercedes | 18 | – |
| 12 | Kazuki Nakajima | Williams-Toyota | 13 | – |
| 13 | Nelson Piquet Jr. | Renault | 10 | – |
| 14 | Robert Kubica | BMW Sauber | 16 | – |
| 15 | Adrian Sutil | Force India-Mercedes | 7 | – |
| 16 | Sébastien Buemi | STR-Ferrari | 17 | – |
| 17 | Jarno Trulli | Toyota | 14 | – |
| 18 | Lewis Hamilton | McLaren-Mercedes | 5 | – |
| Rit | Kimi Räikkönen | Ferrari | 9 | – |
| Rit | Sébastien Bourdais | STR-Ferrari | 19 | – |









