Con il caos generato negli ultimi giorni sui motori 2026, che rischia di compromettere la stagione e il nuovo ciclo del regolamento prima che le vetture entrino effettivamente in pista – e non solo, ma anche la credibilità della FIA – emergono dettagli che, se confermati, avrebbero del clamoroso in questa storia, riscrivendo completamente l’esito di ogni verdetto. Mercedes non ha mai agito nell’ombra del regolamento e delle cosiddette zone grigie che Tombazis ha tanto condannato.
Secondo The Race, il team di Brixworth – sede dove vengono prodotti i motori F1 Mercedes – è rimasto in costante dialogo e contatto con la FIA durante ogni fase della progettazione della Power Unit 2026 per verificarne la legalità e la conformità al regolamento.
Il punto chiave è proprio questo: il team di Brackley ha ottenuto rassicurazioni ufficiali sulla legalità del proprio sistema da parte della FIA dopo aver sottoposto ogni passaggio della costruzione del motore che, ricordiamo, nel 2026 oltre ad alimentare la Mercedes W17, finirà sotto il cofano di McLaren, Williams e Alpine.
La FIA avrebbe confermato che, finché il motore rispetta il limite di 16:1 nelle verifiche statiche a temperatura ambiente – come previsto dall’articolo C5.4.3 – è conforme al regolamento, e quindi di fatto quel che accade in pista per effetto della fisica termica non è soggetto alle verifiche.
Questi aggiornamenti del caso, inevitabilmente, complicano la posizione della federazione con da un lato Ferrari, Honda e Audi che, tramite una lettera congiunta, hanno chiesto giustizia e coerenza con l’articolo C1.5, cioè conformità in ogni momento, e quindi conformità del sistema in ogni condizione.
Dall’altro c’è in primis Mercedes – e si vocifera che anche RBPT abbia provato a replicare lo stesso sistema – che ha investito milioni di euro seguendo le istruzioni ricevute dai tecnici FIA.
FIA e il dilemma sui motori 2026: Legali o illegali?
Per la FIA, cambiare le regole adesso, o modificare la procedura dei test di misurazione per renderla dinamica invece che statica ai controlli, genererebbe un caos sportivo oltre che uno scandalo contro la casa della stella a tre punte tedesca, con Toto Wolff pronto già ad una causa legale contro chi ha approvato il loro progetto.
D’altra parte, significherebbe garantire ai motorizzati Mercedes un vantaggio stimato in 13 cavalli e 3 decimi al giro.
Ricordiamo che dopo il finale controverso di Abu Dhabi 2021, la Mercedes potrebbe subire l’ennesimo torto da parte della federazione, se fossero confermate come veritiere le voci che sottolineano come Mercedes abbia agito in pura legalità a contatto con i tecnici della FIA.
