F1 | Motori 2026: spunta un altro ‘trucco’: benzina usata per generare elettricità?

Dopo il caos sui rapporti di compressione, alcuni motoristi starebbero sviluppando un altro sistema innovativo in vista del 2026
f1 motori 2026

Non c’è solo la guerra sui rapporti di compressione a tenere banco nei reparti motori in vista del 2026: secondo quanto riportato da Motorsport.com Italia, infatti, tre motoristi starebbero sviluppando un sistema in grado di usare la benzina (e dunque la componente termica della power unit) per ricaricare le batterie.

Una delle più grandi preoccupazioni all’alba della nuova era regolamentare è proprio quella legata alla parte elettrica, che genererà il 50% della potenza totale delle nuove power unit.

La paura degli addetti ai lavori è che la batteria, scaricatasi, lasci le vetture con la metà della potenza totale a disposizione, provocando rallentamenti pericolosi a fine rettilineo (il famoso clipping, ma estremamente più accentuato di come lo conosciamo ora).

Motori 2026: tre costruttori usano benzina per ricaricare la batteria?

Ebbene, tre costruttori (si parla di Audi, Mercedes e Red Bull) avrebbero individuato uno stratagemma per sopperire a questa mancanza: utilizzando delle particolari mappature, l’obiettivo sarebbe quello di iniettare benzina anche quando il pilota non usa l’acceleratore.

Questo avrebbe un duplice effetto: in primis, la generazione elettrica: data la rimozione della MGU-H, il sistema sfrutterebbe la MGU-K. Bruciando benzina a “vuoto”, il motore termico continuerebbe a girare e trascinare la MGU-K, che lavora come generatore trasformando quella forza in elettricità per la batteria.

D’altra parte questo manterrebbe attiva la turbina – generando gas di scarico -. Questo aiuterebbe ad eliminare – o ridurre – l’effetto del “turbo lag” (il ritardo nella risposta del motore all’input del pilota) che si teme possa tornare in auge con le nuove unità di potenza proprio per via della rimozione della MGU-H