Quella appena conclusa è stata l’ennesima stagione complicata per Fernando Alonso. Lo spagnolo ha acciuffato all’ultima gara la decima posizione in classifica piloti, restando comunque molto lontano dai migliori del midfield e, in generale, dalle posizioni di vertice.
Il 2026 segnerà la sesta stagione dal ritorno in Formula 1 dello spagnolo, che ripone nel prossimo anno l’ultima speranza di tornare a lottare per un titolo iridato.
In una recente intervista con Dazn Spagna – riportata da Formulapassion – l’asturiano è tornato a parlare del primi tempi dopo il ritorno in Formula 1, rivelando di avere avuto qualche difficoltà a riadattarsi e a tornare al proprio livello.
“Quando non vinci da un po’ e non hai la macchina giusta per farlo, come mi è successo negli ultimi anni, devi parlare con te stesso, molte volte”, ha esordito.
“A casa devi alzarti e andare ad allenarti da solo. Parli con te stesso per molte ore, guardi le tue cicatrici e i video del passato e ti dici che sei ancora quella persona, non quella attuale, che in questo momento non riesce a ottenere il risultato di cui ha bisogno”.
“Non puoi avere ego, perché ti rallenta e non ti aiuta affatto, ma hai bisogno di molta autostima e fiducia in te stesso. Quando le cose vanno bene o male, quella fiducia deve essere a prova di proiettile. È difficile trovare un equilibrio tra ego e fiducia”.
Alonso: “Al ritorno ero più lento di qualche decimo”
“Quando sono tornato in F1, nei primi test pensavo di avere le stesse prestazioni di quando me ne ero andato. Ma i tempi sul giro dicevano il contrario, anzi dimostravano che ero più lento di qualche decimo”.
“Non sapevo come recuperare quei decimi, perché stavo spingendo al limite delle mie possibilità. È il sistema cognitivo, qualcosa di innato che abbiamo e che si sviluppa con la pratica, che si resetta ogni qual volta si fa una pausa un po’ più lunga”.
“È come rimontare su una bicicletta e dover rimettere le rotelle perché hai perso l’equilibrio. Queste cose sembrano facili dall’esterno perché se hai il talento rimonti in macchina e vai veloce. Ma il tuo corpo, il tuo cervello, i tuoi sensi devono sempre un po’ risvegliarsi”.









