A qualche settimana dal termine della stagione, ecco di nuovo il format più atteso dai nostri lettori: le pagelle! In questo articolo verranno valutate tutte le 26 ragazze che hanno corso in questa stagione, comprese le wildcard.

Inutile dire che la migliore di tutti è stata la campionessa Doriane Pin. La ragazza di casa Mercedes, con il team Prema a sua volta campione, ha dimostrato tutte le qualità necessarie per vincere un titolo: costanza, freddezza e precisione.

Amareggiata dal risultato finale Maya Weug, che però ha condotto un annata spettacolare. Stessa cosa per Ella Lloyd, miglior debuttante della stagione, che si candida al ruolo di campionessa per il 2026.

Sono ben sette le ragazze che terminano, come da regolamento, la loro esperienza nella categoria. Altre, invece, potranno riconfermarsi e migliorarsi l’anno prossimo. Ecco dunque le pagelle F1 Academy 2025!

I voti della Top 5 del campionato

Doriane Pin, 9.5. A podio otto volte in 14 gare, metà dei quali sul gradino più alto. Una stagione semplicemente fantastica, sotto ogni punto di vista. Forse, tra Zandvoort e Singapore, ha lasciato qualche punticino di troppo alle avversarie. Nonostante ciò, non si è presa rischi non necessari e ha conquistato meritatamente il titolo. E ora il suo futuro, anche grazie ad Iron Dames, sembra più roseo che mai.

Maya Weug, 9. Il finale di stagione non rende onore alla ragazza olandese, che ha fatto di tutto per tornare in lotta. Dopo i continui problemi tecnici di Montreal, si pensava che fosse obbligata a mollare il colpo. E poi, due vittorie di fila con prove di forza impressionanti. A Las Vegas ha sbagliato, certo. Ma la 21enne di casa Ferrari, ora che ha terminato l’esperienza in F1 Academy, può essere fiera del suo percorso e può guardarsi attorno, in cerca di un sedile importante.

Chloe Chambers, 8.5. Indubbiamente la più veloce sul giro secco, come testimoniano le quattro pole position. La statunitense, però, non ha saputo sfruttare pienamente le opportunità. Pesano come dei macigni i contatti e gli errori di Montreal. Per non parlare dell’episodio che l’ha messa fuori dai giochi, cioè il problema in partenza a Zandvoort. Nonostante ciò, si è dimostrata una concorrente valida e abile nel corpo a corpo. Vedremo cosa le riserverà il futuro.

Ella Lloyd, 9. Portare i colori di McLaren non è mai semplice. Lei non sente il peso di tale pressione e termina la stagione del debutto ai piedi del podio iridato. La vittoria in scioltezza a Jeddah e il triplo podio del weekend di Montreal (tutti al secondo posto) dimostrano le straordinarie abilità della 20enne britannica. Ed ora, per l’anno prossimo, punta a prendersi la vittoria finale.

Alisha Palmowski, 7.5. Apre la sua carriera in F1 Academy con una vittoria a Shanghai. Prosegue sulla retta via fino a Miami. Poi inizia una serie di risultati particolarmente altalenanti: a Montreal colpisce la compagna in gara 1 e si gira in gara 3, a Zandvoort porta a casa un weekend pulitissimo, a Singapore battezza ogni muro possibile e a Las Vegas prima lancia Chloe Chambers nel muro, poi finisce in P2 al sabato. Insomma, il passo c’è, ma serve trovare costanza per lottare per il titolo.

L’altra metà della Top 10

Nina Gademan, 8. Confermata per questa stagione dopo l’incredibile fine settimana come wildcard in Olanda, la 21enne del team Prema non delude le aspettative. Meno veloce delle due davanti a lei in classifica, ma sicuramente da tenere d’occhio per l’anno prossimo. La sua vittoria a Zandvoort dopo l’infortunio dimostra la caparbietà di chi ha fame di vittoria. Brava.

Alba Larsen, 8.5. Ha firmato per entrare nella categoria quando, per motivi di età, ancora non poteva correrci. Questo basta per far capire che talento abbiamo davanti ai nostri occhi. La 16enne danese ha iniziato e chiuso l’anno con una P3 in qualifica e una P4 in gara. Il podio deve ancora arrivare. Ha fatto i suoi errori come ogni debuttante, sia chiaro. Ma per il 2026, vestita di rosso, si candida prepotentemente alla vittoria finale.

Tina Hausmann, 7.5. Esattamente come lo scorso anno, ha alternato dei weekend complicati a delle prestazioni convincenti. Termina la sua carriera nella categoria senza un podio, sia per errori suoi (Zandvoort) che per cause esterne (Las Vegas). Ma ci sono stati degli ottimi risultati da parte sua, soprattutto in Canada. In ogni caso, in queste due stagioni di F1 Academy ha raccolto ben meno di quanto abbia seminato.

Lia Block, 7. Già dalle prove libere in Cina si era capito come sarebbe andata la stagione. Una serie di sfortune e problemi, sempre nei momenti meno opportuni. Da Montreal in poi, comunque, si è riacceso qualcosa in lei. La seconda posizione in Olanda e la meravigliosa vittoria di Singapore dimostrano la bravura di questa ragazza, passata dal rally alle ruote scoperte appena due anni fa. Ora che ha finito il percorso in F1 Academy, torna alle sue origini. E le auguriamo il meglio per il futuro.

Emma Felbermayr, 7.5. Sarà partita almeno cinque volte in prima fila con la reverse grid per le gare che assegnano meno punti. Da una di queste (Canada) arriva il suo primo e finora unico successo nella categoria. Visti gli ottimi risultati ottenuti, non certo senza errori, probabilmente verrà riconfermata. Occhi puntati su di lei, che si candida al ruolo di underdog.

Pagelle F1 Academy 2025: il centro del gruppo

Chloe Chong, 5. Rientra dopo un anno di pausa e sostituisce Lola Lovinfosse. Era difficile replicarne le imprese, ma ci è riuscita. Una stagione parecchio difficile, spesso fuori dai punti. Anzi, è entrata nelle zone valide solo quattro volte. Il 5° posto a Montreal salva un’annata complicatissima. Per il resto, sempre fuori dal raggio delle telecamere o da qualsiasi lotta per le posizioni che contano.

Rafaela Ferreira, 6.5. Quasi metà dei suoi punti sono arrivati a Shanghai. Poi blackout, qualche prestazione altalenante, fino al triplo ritiro in Canada. Da lì in poi è cambiato qualcosa. La brasiliana ha trovato costanza nei risultati e spesso questi coincidevano con dei punti preziosi. Il suo debutto risulta sufficiente tutto sommato, nell’attesa che il prossimo anno possa migliorare.

Aurelia Nobels, 4.5. Le premesse al suo arrivo in F1 Academy nel 2024 erano ben chiare a tutti. Una ragazza della Ferrari Driver Academy avrebbe dovuto sempre lottare per le posizioni che contano. Beh, è andata esattamente al contrario. Solo a Singapore, partita davanti, ha potuto combattere con le prime. Il primo ed ultimo podio di Las Vegas, figlio di una tempesta di eventi catastrofici per le avversarie, è l’unica magra consolazione per un annata ben al di sotto delle aspettative.

Joanne Ciconte, 6. Sorprende tutti alla prima qualifica e si piazza in P6. Inutile dire che si è ritirata in entrambe le gare del weekend. Dopodiché inizia un saliscendi infinito, tra le buone prestazioni di Jeddah e Singapore e i problemi di Miami e Zandvoort. Gli alti e i bassi, tutto sommato, si sono equilibrati nel corso dell’intera stagione, il che rende il voto finale sufficiente per l’australiana.

Courtney Crone, 4.5. La sua stagione di F1 Academy è finita in crescendo, perché tra Singapore e Las Vegas è riuscita ad andare a punti per due volte consecutive. Ma è assurdo essere qui a festeggiarlo come un traguardo importante. Sia chiaro, nel suo piccolo è una rivincita enorme. Ciò però non cancella l’enorme difficoltà dei primi cinque appuntamenti (su sette) e il passo costantemente lento. Ha molto margine di miglioramento, ma non è detto che venga confermata per il 2026.

I voti del team Hitech

Premessa: questo è stato il primo anno della squadra nella categoria, e una delle loro tre vetture veniva fornita a ciascuna wildcard. La situazione, però, specialmente con le due ragazze titolari, è talmente singolare che merita di essere analizzata a parte.

Aiva Anagnostiadis, 3. Una difficoltà allucinante. Raccoglie 4 punti a Montreal in una gara che hanno terminato in dodici. Scenario più o meno simile nella Sprint di Shanghai, in cui porta a casa solo un punto. Per il resto, un disastro. Sempre in fondo al gruppo, supportata dalla propria compagna di squadra. Termina in anticipo la stagione per un’operazione dovuta ad un infortunio. Insomma, non ci siamo proprio.

Nicole Havrda, 3. Certe prestazioni arrivavano ad un livello di indescrivibilità disumano. Anche lei ottiene un punto nella gara in cui l’altra ragazza del team ne ha ottenuti quattro. Fino a Las Vegas (in cui è arrivata ultima in tutte le sessioni) quei punti rappresentavano la somma di tutti i weekend. Sarebbe clamoroso se venisse riconfermata. Mamma mia, che fatica.

Megan Bruce (R), 6. Arriva a Singapore come sostituta dell’infortunata Anagnostiadis. Il suo weekend non è sicuramente come quello della wildcard Lisa Billard, ma rispetto agli standard della vettura Tag Heuer è andato decisamente bene. Può trarre diversi aspetti positivi dal suo fine settimana.

Rachel Robertson (R), 8. Anche lei sostituisce l’australiana, questa volta a Las Vegas. In mezzo al caos totale della Sprint Race, termina la gara in sesta posizione sul traguardo. Poi una penalità per Ciconte e la squalifica di Palmowski le permettono di arrivare ai piedi del podio. Ma che questa ragazza avesse talento, dopo il quinto testo nei rookie test, si era già capito.

Pagelle F1 Academy 2025: le wildcard

Esmee Kosterman, 8.5. Indubbiamente la migliore. A pochi centesimi dalla reverse pole in qualifica, è costretta a partire dai box nella gara corta. Convince moltissimo domenica, in cui si aggiudica il 7° posto con degli ottimi sorpassi. L’anno prossimo sarà sponsorizzata da Lego, ma ancora non si sa per quale team correrà. Visti i risultati, conviene affrettarsi a fare un’offerta.

Payton Westcott, 7. A livello di passo non ci si sarebbe potuto aspettare molto, vista anche la giovanissima età della ragazza. Comunque, nonostante ciò, ha portato a casa ben tre punti nella Sprint Race a Las Vegas. È riuscita a mettersi bene in mostra, e non è detto che nessuno si faccia avanti per proporle un sedile.

Mathilda Paatz, 6. Sul tracciato di Montreal commette errori ingenui, uno di questi forse fin troppo grossolano. Ma è entrata nella categoria sicuramente meglio del trio di wildcard che l’ha preceduta. E visto anche l’ottimo lavoro nelle altre competizioni, ha firmato con Aston Martin per il 2026. Vedremo se riuscirà a raccogliere punti costanti e, perché no, anche qualche podio.

Ava Dobson – Wei Shi – Farah AlYousef, 4. Nessuna delle tre è riuscita in alcun modo a restare al passo con le altre, terminando abbondantemente in fondo al gruppo. Si tratta pur sempre di un solo weekend, però le altre hanno fatto molto meglio. Difficilmente troveranno un sedile per le prossime stagioni. Serve dimostrare di più.

Lisa Billard, 7.5. Il doppio ritiro di Singapore non rende giustizia alla francese, attanagliata da problemi tecnici e da sfortune per tutto il weekend. Tranne in qualifica, in cui ha conquistato il 5° posto, miglior risultato di sempre per una wildcard. Sarà da tenere d’occhio l’anno prossimo.