Il venerdì di Las Vegas è stata l’ennesima giornata calvario per Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha concluso la sessione di qualifiche in 20ª e ultima posizione, eliminato già nel Q1 su una pista in via di miglioramento nel finale.
Un risultato che stride fortemente con le buone sensazioni avute durante le prove libere, e che conferma le difficoltà del #44 nel trovare la giusta finestra di funzionamento in condizioni critiche.
Las Vegas, Hamilton dopo le qualifiche: “Non poteva andare peggio”
“Non ho parole, davvero, se non che (la sessione, ndr.) non è stata buona abbastanza, semplicemente. Non riuscivo a generare la temperatura nelle gomme, avevo un sacco di sottosterzo e penso che uno dei miei freni anteriori fosse vetrificato, quindi era molto difficile fermare la macchina nelle curve”, ha commentato Hamilton ai microfoni della F1 dopo le qualifiche.
“È molto fastidioso perché in FP3 pensavo che la macchina fosse fantastica e pensavo che sarebbe stato un bel giorno, ma si è rivelato il peggiore. Non poteva andare peggio di com’è andata,” ha concluso sconsolato Hamilton.










