La Ferrari sta vivendo un vero e proprio psicodramma quest’anno. Con le aspettative alle stelle, l’ingaggio di un sette volte campione del mondo del calibro di Lewis Hamilton e con un Charles Leclerc al massimo della sua forma, ci si aspettava che il cavallino rampante potesse lottare per le posizioni che contano davvero.
Così non è stato, e queste ultime gare sono la prova che a Maranello va tutto storto, o quasi. In Brasile infatti, nonostante l’ennesimo miracolo di Leclerc in qualifica, entrambi gli alfieri della rossa si sono dovuti ritirare prima della fine della corsa.
Nel weekend in cui la Ferrari si è laureata campione del mondo nella categoria WEC dopo decenni, in Formula 1 il team è sembrato ancora una volta in difficoltà a trovare la quadra in modo costante.
Oltre a ciò, poco dopo la gara, il presidente della Ferrari John Elkann ha dichiarato che i suoi piloti impegnati nella classe regina avrebbero dovuto “parlare meno” e concentrarsi sulla guida. Evidenziando invece come i meccanici e gli ingegneri stiano facendo un ottimo lavoro.
A distanza di un paio d’ore l’uno dall’altro, sia Hamilton che Leclerc hanno condiviso dei post sui social media, apparentemente riferiti in modo implicito ai commenti poco lusinghieri di Elkann.

Hamilton taglia corto, con Elkann scorre buon sangue
Nel media day prima del Gran Premio di Las Vegas, Hamilton ha però negato che il suo post, in cui dichiarava che “non si arrenderà” e che “sostiene la sua squadra”, fosse una risposta diretta a Elkann.
“John e io ci sentiamo quasi ogni settimana”, ha detto Hamilton ai media, tra cui RacingNews365 . “Abbiamo un ottimo rapporto, non ho avuto reazioni negative.”
“Non mi interesso molto a queste cose e non era una reazione [al post sui social media]. Non l’avevo nemmeno visto, l’ho pubblicato e stavo già volando.”
“Non è stato allora [finché] non sono tornato a casa e ne ho sentito parlare, quindi non è stata una reazione a tutto questo. È successo nel fine settimana.”










