Reduce da tre vittorie negli ultimi quattro appuntamenti, Verstappen arriva all’Autodromo Hermanos Rodríguez con 40 punti di ritardo dal leader del mondiale Oscar Piastri, quando restano cinque gare alla fine e con una rimonta che sembra più possibile che mai.
Assente in FP1 – sessione riservata ai rookie – l’olandese ha subito trovato il ritmo nel pomeriggio, chiudendo la sessione in 1:17.392, oltre un decimo più rapido di Charles Leclerc. Tuttavia, le sensazioni non sono state delle migliori.
L’olandese ha rilasciato quindi un intervista ai microfoni della F1 al termine delle FP2
Verstappen: “Ci sono problemi in vista della gara…”
La RB21 ha ricevuto nuovi aggiornamenti al fondo e ai sistemi di raffreddamento, ma il campione del mondo ha segnalato che la vettura si comporta male sulle distanze più lunghe:
“Penso che nel breve giro con le gomme morbide siamo riusciti a fare un buon giro,” ha spiegato.
“Per il resto, tutto il resto è andato piuttosto male. Nel medio e breve tratto non è andata benissimo, e il problema più grande sono i tratti lunghi, dove sembriamo fare molta fatica. Questo è ovviamente un grosso problema per la gara.”

Verstappen ha aggiunto di non avere ancora risposte precise: “Non lo so ancora. L’equilibrio non era nemmeno sbagliato, semplicemente non c’era aderenza. Questa è la preoccupazione più grande. Non appena si inizia una corsa sostenibile, le gomme si surriscaldano. Non siamo andati da nessuna parte. È difficile risolvere questo problema, ma vedremo.”
Già cinque volte vincitore sul circuito messicano, l’ultima nel 2023 davanti ad Hamilton e Leclerc, Verstappen è consapevole che l’infinito rettilineo verso la prima curva e l’elevata probabilità di sorpassi rendano complessa la gestione della gara.
Per questo, l’olandese ha ribadito l’importanza del ritmo sulla distanza: “Si può essere veloci su un giro solo, ma se in gara non si ha assolutamente alcun ritmo, sarà molto dura, quindi preferisco essere veloce in gara e non così veloce su un giro solo” ha concluso.










